giovedì, marzo 08, 2007

"Risultati...a sentire questa parola, sembra che io sia il gestore
di un Mc Donald's, o qualcosa del genere.
Ma sapete, ogni secondo

noi ci troviamo a passare un traguardo di questa
o quell'altra natura,
e a mano a mano che ci avviciniamo
é come se il paradiso facesse il tifo per noi.

Perfino le nostre azioni più infinitesimali,
come attraversare la strada,

sbucciare una mela
o guardare il paginone centrale con Miss Gennaio

in compagnia di Enrica la mano amica,
sono come tagliare il nastro colorato

alle Olimpiadi, fra gli applausi fragorosi del pubblico.
L'universo vuole vederci vincere.
L'universo fa in modo che vinciamo sempre, anche quando perdiamo.
Avrei voluto poter correre nudo per trada ogni istante della mia vita."
"Girlfriend in a coma" D.Coupland

Susseguirsi infinito di azioni che non riesci a capire dove stai andando.
Quanti risultati hai azzeccato?
Quante volte hai vinto?
Che obiettivi ti poni?
Tipo svegliarti alle 7 ogni mattina, mangiare solo cibi bio,
allenarti per diventare una maratoneta, avere un fisico perfetto,
avere polmoni sani, decidere di avere un figlio,
delle tende in cucina ed un divano comodo per la sera,
avere la mente sgombra da istinti primordiali,
libera dall'automatismo del caffè la mattina,
dal bacio della buonanotte di un'uomo che non c'è,
scevra da bassezze condominiali, da pregiudizzi razziali,

leggere, guardare la tivù, discutere, giocare, cazzeggiare,
piangere,
riflettere, studiare, lavorare, lavorare, lavorare,
scrivere, scopare, fare la fila in posta,

odorare il melone dal fruttivendolo e poi immaginare il caldo sole sulla pelle,
tutte quelle notti davanti al picì, gli attacchi di panico,
il mare all'alba, il mare al tramonto,
il mare e l'increspatura confortante e rasserenante
delle onde mentre fumi una paglia
col culo gelato nella sabbia umida,
mangiare, dormire, respirare, sorridere, uscire e ubriacarsi,

biochetasi la mattina, guidare fino a casa e
non sapere come cazzo sei arrivata a letto,

la gioia...e tutto quel tempo perso inseguendo qualcosa
che pensavi di raggiungere, per scoprire che ti sei dimenticata,
che cosa volevi raggiungere.
Rovistare nell'infinito guazzabuglio della tua esistenza
che concentrandoti bene riesce a ricordare qual'era il risultato che avevi avevi sognato.
Io volevo solo fare la ballerina, dopottutto,
e chissà perchè, non mi sono mai iscritta a danza.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

ho scritto una volta che per me le donne si possono dividere in quelle che almeno una volta da piccole hanno sognato di fare le ballerine e quelle che proprio mai.

Alle prime resterà sempre, da qualche parte, la voglia di spiccare un salto che si tramuta in un volo sopra tutte le cose. Che restano lì, in basso. E non possono bastare, mai.

questo post (bello davvero!) mi fa pensare a così tante cose che al momento non riesco a dirne nessuna altra.

A parte il fatto, e c'entra poco, che Coupland non riesco più a leggerlo dopo che "la vita dopo dio" mi mise addosso una tristezza "cosmica" raramente eguagliata... Ma qui mi sembra di scorgere assai più vitalità, è così?

9/3/07 18:11  
Anonymous Anonimo said...

Bella questa distinzione!Non ci avevo mai pensato...più che altro pensavo che la divisione delle donne fosse tra "puttane e spose" (maschilista... vagamente)
Ma la tua rende benissimo!

Per quanto riguarda Coupland (di cui ho letto tutto fino a "la vita dopo dio", appunto) c'è da dire che la sua crisi mistico spiritual religiosa già si faceva sentire in girlfriend in a coma...poi, hai ragione, non saffrontava più!
Sì, qui voleva esserci un sacco di vitalità...come correre nudo per strada...vitalità, libertà ed un sacco di utopia;-)

10/3/07 11:55  

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