Storia a scadenza
Esitono...sono le migliori, pensavo.
Tipo quando incontri uno in vacanza e poi sai che chissà se lo rivedrai mai, ti scambi i l numero di telefono e quando lo vedi in rubrica ti chiedi "Ma di chi caspita è questo numero?"
Tu parti lunedì, io non sono sicura che starò qua a Milano o dove sarò quando tornerai.
Mi dici che vuoi passare questo poco tempo con me.
Ti rispondo se "lo dici tanto per dire" e mi dai del Baccalà.
Mi chiami per vederci anche se sai che posso solo per le 23.30...non me lo aspetto e non posso.
Mi resti in testa e non VOGLIO!!!
Non voglio pensarti.
Doveva essere solo una storia a scadenza, era scritto che saremmo andati a letto insieme, ci saremmo salutati e il giorno dopo avremmo sorriso garuli e felici ognuno per i fatti suoi, ma per niente toccati, coinvolti, scioccati.
Niente va mai secondo i piani.
Non è stato niente di tutto questo.
E' stato tutto così naturalmente surreale.
Come se fosse...
E mentre ti dicevo che non mi importava, che avevamo passato una bella serata, che...
tu mi guardavi e mi dicevi:"Ma se non ne parlo con te, con chi ne devo parlare?"
E lì mi sono resa conto che avevo paura di parlarne. Che avevo paura di te.
Avevo paura di quello che stavo provando tra le tue braccia.
Ho combinato un casino.
Ti ho fatto credere che non mi interessava...che volevo solo...
che non volevo che...
chissà se hai capito che non posso permettermi di soffrire ancora.
Chissà se hai capito che mi piaci.
Mi piaci veramente.
Perchè ci siamo accarezzati le mani per ore,
guardandoci negli occhi senza bisogno di parlare.
E domani ho paura di quello che sarà,
perchè neanche io riesco a staccarmi da te.
Ma non te lo dirò.
Tipo quando incontri uno in vacanza e poi sai che chissà se lo rivedrai mai, ti scambi i l numero di telefono e quando lo vedi in rubrica ti chiedi "Ma di chi caspita è questo numero?"
Tu parti lunedì, io non sono sicura che starò qua a Milano o dove sarò quando tornerai.
Mi dici che vuoi passare questo poco tempo con me.
Ti rispondo se "lo dici tanto per dire" e mi dai del Baccalà.
Mi chiami per vederci anche se sai che posso solo per le 23.30...non me lo aspetto e non posso.
Mi resti in testa e non VOGLIO!!!
Non voglio pensarti.
Doveva essere solo una storia a scadenza, era scritto che saremmo andati a letto insieme, ci saremmo salutati e il giorno dopo avremmo sorriso garuli e felici ognuno per i fatti suoi, ma per niente toccati, coinvolti, scioccati.
Niente va mai secondo i piani.
Non è stato niente di tutto questo.
E' stato tutto così naturalmente surreale.
Come se fosse...
E mentre ti dicevo che non mi importava, che avevamo passato una bella serata, che...
tu mi guardavi e mi dicevi:"Ma se non ne parlo con te, con chi ne devo parlare?"
E lì mi sono resa conto che avevo paura di parlarne. Che avevo paura di te.
Avevo paura di quello che stavo provando tra le tue braccia.
Ho combinato un casino.
Ti ho fatto credere che non mi interessava...che volevo solo...
che non volevo che...
chissà se hai capito che non posso permettermi di soffrire ancora.
Chissà se hai capito che mi piaci.
Mi piaci veramente.
Perchè ci siamo accarezzati le mani per ore,
guardandoci negli occhi senza bisogno di parlare.
E domani ho paura di quello che sarà,
perchè neanche io riesco a staccarmi da te.
Ma non te lo dirò.
3 Comments:
lo sa già...
uff...tanto c'è sempre la possibilità di negare fino alla fine?
In questi anni avrò mica imparato qualcosa dagli uomini!!!
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