sabato, dicembre 30, 2006

Anno 2006

Mia nonna è affetta da demenza senile e non è più la stessa. L'altra, di 91 anni è alle terme in ferie. Pinochet è morto, ed alcuni hanno festeggiato. Saddam Hussein è stato impiccato proprio oggi, ed alcuni hanno festeggiato. Oggi, qui, ci sono 18 gradi, il sole è caldo ed io sono uscita in maglioncino, jeans e occhiali da sole. Ad un certo punto mi sono tolta il maglione e su una sdraio in riva al mare ho preso il sole in reggiseno. Il rumore delle onde e quello del mio respiro erano l'unica cosa che sentivo. Poi, le risa di un bambino e l'affanno di un cane che aveva corso tanto, avanti ed indietro sulla spiaggia.
I miei sono in una SPA in terra straniera.
I ricci sono uno dei miei cibi preferiti.
Non dimenticherò mai Parigi per il mio compleanno.
Conosco i miei limiti e ogni tanto cerco di non farmi troppo del male.
PG Welby non è un simbolo. Penso solo che abbia cercato di vivere la sua vita e che volesse viverla come meglio credeva.
Ha scosso le vostre coscienze, piccoli esseri che vi affollavate in strade di luminarie per i regali di natale?Ha scosso le vostre coscienze, a voi, che parlate, e parlate, del bene e del male e di quello che sia giusto o sbagliato per la mia coscienza, per la legge divina, per la legge terrena, per la vita e la morte e l'aldilà?
Non preoccupatevi, quello che avete sentito che vi si scuoteva dentro era solo paura, paura che un uomo malato, che non poteva parlare con la sua bocca, non poteva camminare con le sue gambe, non poteva più baciare la donna che amava, non poteva più fare l'amore con lei, che quell'uomo, più vivo di tutti voi messi insieme avesse fatto la sua scelta, che l'abbia portata avanti con dignità e rispetto, mettendo a nudo la sua anima, senza rabbia, con consapevolezza, con amore, e voi avete avuto paura di lui. Paura della vostra morale, paura che potesse sovvertire l'ordine dei principi di vita e di morte, paura del suo libero arbitrio.
Già, cari, il libero arbitrio, quello che ci è stato dato incondizionato da colui che alcuni reputano il proprio Dio, quello che un giorno giudicherà le nostre azioni, mi insegnate, quello che no, non penso sia d'accordo con la pena di morte, nemmeno per i ladroni, che lui la pena di morte l'ha provata, e no, nemmeno gli è piaciuta, quello che ha pietas, e meglio per voi, meglio per noi.
PG non è un simbolo,e a me piace ricordarlo come un uomo di cui ho ammirato il coraggio di vivere e di morire. E questo, a me, può bastare.
Mio fratello scarica la vera storia delle SS in divx.
Non ho ricevuto nemmeno un sms di auguri di natale in recipient.
Alcuni, invece, mi hanno commosso.
A certi auguri ho risposto vis sms, ad altri ho chiamato.
Da qui tutto sembra lontano.
Ho bisogno di essere abbracciata da te.
Ho vissuto in due città ed in tre case.
Casa è dove sai dove trovare le pantofole.
Mi hai solo fatto sbirciare il tuo mondo, ma non mi hai mai permesso di entrarci per poterne scorgere gli angoli, non posso combattere le paure di un'altra persona, al massimo le posso comprendere, a volte nemmeno quello.
Fabrizio è stata una delle persone più importanti di tutto l'anno.
L'elenco, comunque, sarebbe lungo.
Il dolore devi carezzarlo ogni tanto, non svanisce così, rimane lì finquando tu glielo permetti, finquando tu lo ignori, finquando tu non lo guardi con benevolenza almeno un poco, che fa parte di te, ed ignorarlo non servirà a farlo andare via.
Andare avanti non è non soffrire,
cercare di capire è andare avanti.
Tu sei una delle persone più importanti della mia vita.
L'elenco, comunque, sarebbe breve.
Il perseverare è solo umano.
Ho smesso di credere che le cose saranno migliori o peggiori.
Le cose saranno.
Mio padre ogni tanto mi guarda e non parla.
Ho avuto conferme e smentite.
Ho lasciato un un lavoro che mi piaceva ed avevo trovato un lavoro che mi piaceva.
Devo trovare lavoro.
Maggio e giugno sono stati mesi difficili.
Settembre è stato un mese difficile.
Comunque anche questo elenco sarebbe lungo, quasi 12 mesi.
Io qualche volta piango.
Prima non ci riuscivo se non per film ad alto contenuto simbolico.
Adesso a volte vedo il mio volto riflesso nello specchio.
Mi vedo invecchiata, i miei occhi sono spendi più spesso di quando siano accesi.
Ho paura e provo dolore.
Tutti ammirano il mio sorriso e la mia forza.
Non so dimostrare le mie fragilità, ho paura che qualcuno le possa vedere.
Mi sento sola anche se non lo sono.
Non riesco a gestire la mia vita e mi chino spesso a raccogliere i birilli che a fatica faccio volteggiare nell'aria.
Penso sempre di essere una persona fortunata.
Quest'anno è stato tutto questo e molto, molto di più.
Ma io non so sintetizzare.
Io non riesco nemmeno a scrive quello che vorrei, riesco solo a stilare frasi che non hanno senso e che nemmeno vogliono averlo,
se non per me.
Nessun buon proposito per l'anno che verrà, che io le promesse non le mantengo.
Solo un ricordo per questo 2006 che è stato
e da cui ho imparato qualcosa più di me.
E vaffanculo 2006, volte.

lunedì, dicembre 11, 2006

Dicono che fa girare il mondo, che smuove masse, che anima corpi, che sia quella cosa che ricerchiamo da quando nasciamo.

Dicono che sia quella cosa per cui le persone si svegliano la mattina con il sorriso.

Dicono che non bisogna averne paura.

Dicono, quelli bravi a parlare.

Dicono quelli che sono puri di cuore e di cervello.

Per tutti gli altri è bello che qualcuno lo dica.

Io non sono pura i cuore.

Il mio cervello è un guazzabuglio di immagini in refresh all che ogni tanto cerco di visualizzare in pixel frammentati come puzzle da ricomporre per poterne riconoscere l’immagine e ricordare.

Sono convinta che qualcuno abbia dato una mano di bianco a quell’immagine, come su muro da ridipingere.

Penso che una mano di bianco, comunque, non abbia cancellato quello che il substrato nasconde.

L’importante è non grattare.

Perché grattando si rischia di rovinare quello che sono i colori che si compongono su questa tela che è bianca, ma non pura, è colorata, è tutta nuova, ma anche questo non è vero.



venerdì, dicembre 01, 2006

Pesca una carta dal mazzo.
Ecco, adesso pescane un'altra, ed un'altra ancora e ancora e ancora.
Per il calcolo delle probabilità non potrai sempre pescare la stessa carta.
No, non potrai.
Allora,
QUALCUNO, ha mischiato insieme due mazzi.
Il mazzo degli imprevisti
ed
il mazzo delle probabilità.
Qualcuno che non guarda in faccia nessuno.
Ogni giorno ti dice solo:"Pesca la tua carta!"
Il sottinteso è sbrigati, cretina, che sono le otto!

Il punto adesso non è pescare la carta.
E' pescare sempre la carta degli imprevisti.
Scusa, Qualcuno, ma sei certo di aver mischiato due mazzi?
Perchè non è possibile, c'è il calcolo delle probabilità,
sai è preciso lui, matematico.
No io non credo alla sfiga, io credo all'impegno,
alle azioni, non credo all'oroscopo, non credo alle fattucchiere, NO non credo nemmeno al malocchio, io non ci credo, io sono un essere razionale, io credo in me stessa.
Sai Qualcuno, sono mesi, sì, non giorni, non ore, non minuti, sono mesi, tanti mesi forse quasi un anno che pesco solo imprevisti e adesso non ce la faccio più.
Ho esaurito la fantasia.
Ho esaurito la forza.
Ho esaurito l'ironia, che quella pensavo non mi sarebbe mai mancata.
E mai una carta delle probabilità.
Ecco quelle che ti chiedo, caro Qualcuno, non è la certezza, che quella non esiste e
ti ho già detto che sono razionale io.
Quello che ti chiedo è solo una piccola, piccolissima carta di probabilità

Ecco adesso pesco...
Guarda qui....pesco...
allungo la mano, batto tre volte sul mazzo (non sono superstiziona ma mi ci vuole un po' di scaramanzia oggi...), chiudo gli occhi...e

imprevisti