martedì, aprile 24, 2007

Quei modi tipicamente italiani di dire...
















J:Hello!!!

A:Oh! ma che bella vocina garula e felice...

Mi ha detto la J che hai trombato come un riccio tutto il weekend!?
J:Bè sì...trombato ho trombato...ma come un riccio..Che vuol dire?
l'ho sentita come espressione anche se non ho mai capito perchè dite così...
ma i ricci non si fanno male con le spine?

A:A dire il vero non so se si fanno male...pare, però, che se la spassino lo stesso!
Dopottutto sono chiamati anche porcospini...sarà mica una coincidenza?

Questioni interessanti

Per me il post di sotto è ironico...

lunedì, aprile 23, 2007

Propositi di oggi

Vorrei infilare la testa in un sacchetto di plastica per vedere
se riesco a creare un effetto degno di essere inserito in photoshop.

Inspirare, espirare, è facile! Inspirare espirare

A volte mi sembra come se mi mancasse l'aria.
Vivo in apnea.
Vivo?

Sento mia madre che mi si sdraia accanto, nel lettino singolo dell'adolescenza,
e mi abbraccia da dietro.
Mi tiene stretta e percepisco il suo calore,
non so perchè sia lì, non mi da fastidio, sono felice e continuo a dormire.

Urlavi, mi dice, sono venuta a controllare ed eri ranicchiata e dicevi che avevi freddo,
allora ti ho messo un'altro pigiama e mi sono sdraiata per darti calore,
ti ho accarezzato i capelli.
Non mi sono accorta di niente, le rispondo, chissà perchè urlavo...
Ale cosa c'è che non va?mi chiede
Ci penso un po' poi le dico
Mi manca, mamma, mi manca l'aria.
E' solo questo? mi ha scanzonato...se è solo questo
smetti di trattenere il respiro, amore, vedrai come riuscirai a respirare meglio.
Ha continuato ad accarezzarmi i capelli, senza parlare, per non so quanto tempo,
mentre canticchiava una nenia.
Ed io sono ritornata, per un attimo, nel ventre di mia madre.

Poco dopo abbiamo litigato perchè bevo troppo caffè...
non si può avere tutto...

venerdì, aprile 20, 2007

Nelle orecchie

Stamattina ho steso i panni.
Guardo il cielo.
Non pioverà.
Io vi consiglio di leggerlo

Bentornato Brekane!!!

giovedì, aprile 19, 2007

Ti chiamo dopo Desperate

Lo incontro sempre quando arrivo al lavoro.
Lui va al terzo piano, io al secondo
ed è sempre in ritardo come me!

A:...
Stamattina mi ha aspettato,
io l'ho accompagnato al terzo
poi sono scesa al secondo,

che è più facile scendere che salire

A:???
Mi ha detto che sono gentile,
ed io gli ho risposto che è vero sono gentile!


A:
Oltre all'aulin adesso mi tocca anche il biochetasi!
E' troppo carino...ha delle labbra che non ti dico, ed un culo, ma un culo...

A:
Ti prego, per favore, oggi no, che non ci voglio pensare!
E come si chiama cotanta beltà?
Ruggero

A:
Ruggero???
sì, appunto!

A:Ma che cazzo di nome è Ruggero?

un cazzo di nome, appunto!

A:E come si abbrevia? Ruggi? GruuuGruu?

Ecco! potresti chiamarlo: hey gruuugruuu a che piano vai?

Che poi è un'ascensore velocissimo,
non si fa in tempo nemmeno a provare imbarazzo
che già sei arrivata al piano!

A:Potresti fare così, entri in ascensore, pigi il bottone del piano,
con una manovra felina schiacci l'alt con il gomito,

blocchi l'ascensore e fingi un attacco di claustrofobia,
svieni, a quel punto lui ti fa la respirazione bocca a bocca,
tu ci infili la lingua e quando vi staccate gli sussurri gentilmente,
Ti posso chiamare Riccardo? sbattendo gli occhi...
Che Riccardo lo puoi abbreviare in Richy, Ric,
oppure va bene anche Roberto, Roby, Rob...
Roberto, meglio, che Riccardo non mi piace molto!
A:Mi sembra un piano ben congegnato...

Che tu applicheresti vero?

A:Io? ma se quando mi piace uno a malapena lo saluto,
se non è evitabile naturalmente!

Quindi?

A:Quindi sperimento con te...poi mi dici...
però uno che si chiama Ruggero...

Che culo, che labbra...

A:Che nome non abbreviabile...

mercoledì, aprile 18, 2007

La borsa di Naj-Oleari

Non è vero che l'amore di un bambino si compra con una PlayStation.
Io lo so.
Lo so per certo.
Anche se ieri ti ho detto sì e non ti ho spiegato il no.

L
'amore non si compra,
nemmeno quello di un bambino.


Come so che le ferite che rimangono
non sono i segni visibili di morsi sulla pelle.
E' il non riuscire a dare carezze. (Retorica)





lunedì, aprile 16, 2007

Da piccola mordevo

Mi servirebbe un pungibol!!!
In alterntiva potrei sempre andare a fare la spesa e
pretestualmente intententare una lite furibonda
per l'ultimo ciuffo di rucola sfusa...
potrei.

Quando avevo 9 anni era tutto più facile

E continuiamo a giocare a non dire, non dare e non comandare.

domenica, aprile 15, 2007

Foto














qui


In ritardo
auguri alla Su

sabato, aprile 07, 2007

B.P.

Happy Easter or BP

giovedì, aprile 05, 2007

lunedì, aprile 02, 2007

Il pronto soccorso di oculistica del S. Orsola: istruzioni per l'uso

Regola n.1: Appena arrivate prendete il numerino e cominciate a pregare che
l'infermiera, la notte prima, abbia passato una buona serata, altrimenti, è la vostra fine!
L'Infermiera isterica dopo un'ora che sono arrivata e che ho preso il numero mi da udienza per l'accettazione, in mezzo a tutti quelli che aspettano, ed alla luce delle recenti norme sulla privacy, mi chiede, in primis, il numero di telefono ad alta voce e scandendo bene i numeri, che quelli dell'altra ala, altrimenti, non sentono bene,
3 3 5 8 2 , non ho capito bene, troppo veloce, può ripetere?,
poi il tesserino sanitario ed alla fine dice: Le che cosa ha?

Mi sollevo gli occhiali da sole
Prontamente segna: congiuntivite
Congiuntivite? faccio io
Ieri mi hanno detto che è un calazio, oggi congiuntivite,
senta mi fa male oramai tutta la faccia, non ho dormito
e penso anche di avere qualche linea di febbre!
(forse è anche vero che si schiatta di caldo,
io non sopporto gli ospedali,
appena entro in un ospedale sento male ovunque, anche se sono lì per fare visita a qualcuno,
e non trovo nemmeno particolarmente attraenti gli uomini in camice bianco...)
Per l'influenza dovrà rivolgersi al suo medico di famiglia,
controbatte a mò di presa per il culo,
qui curiamo gli occhi
Mi risparmio la battuta: pensavo curaste il culo, vista la sua faccia!
e con un sorriso fermo le spiego:

Forse non ci siamo capite, non le ho detto che ho l'influenza ma che in concomitanza di questa cosa che lei ha definito congiuntivite e che a me non sembra, visto che non ci sono i sintomi,
mi è venuta anche un po' di temperatura, ragion per cui suppongo sia dovuto o ad una puntura d'insetto o ad un'infezione di altra natura, ma non essendo un medico
questa lo lascerei decidere a lui

Congiuntivite! avanti il prossimo.
Ecco, a questo punto è chiaro, se vi dice che avete qualcosa, sorridete ed assecondatela,
ditele cose del tipo, com'è gentile lei!...può darsi non vi faccia scivolare all'ultimo posto anche se siete arrivati per primi.
Regola n.2: se sentite l'isterica infermiera urlare: chi vuole un calmante?
Non fate finta di niente come ho fatto io, solo per il fatto che di prima mattina non vi sembra il caso...prendetelo al volo! Primo perchè è l'unica gentilezza che riceverete! Secondo perchè vi risparmierà interminabili ore ad immaginare di fare una carneficina armati di fucile a pompa, anche se siete dei pacifisti convinti!
Regola n.3: E' bene munirsi di cioccolatini da portate alla suddetta isterica infermiera oppure aspettate ad arrivare al cambioturno, circa le 13 13.30, quando la suddetta lascia il posto ad una donna dalla proporzioni abbondanti e che, in confronto, è un angelo sceso in terra.
Regola n.4: State attenti ai bambini. Anche se voi state morendo, loro hanno la precedenza su tutti,
sia che la mamma sia un'ipocondriaca di dimensioni immani, sia che siano venuti lì solo perchè al parco c'era l'altalena occupata, sia che abbiano sul serio qualcosa, e se ce l'hanno, jesù, la smettessero di canticchiare ridere e giocare che se stai male cazzo continui a rompere che vuoi tornare a casa a guardare i cartoni?
(me ne sono passati davanti 9...avete idea?
9 bambini=un'eternità di minuti in più ad aspettare!
ed io sono arrivata primaaaaaaa!!!!
Ma fare un pronto soccorso solo per i bambini...no?)
Regola n.5: nel caso abbiate aspettato tre ore prima di essere visitati,
ritenetevi fortunati.

Se arrivate alle 10, sicuro andrete via per le 14, e no, niente giro di caffè o qualcuno che controlli se siete ancora vivi o morti di fame e sete, oppure se un bambino che non conoscete ha tentato di farvi ballare il ballo del qua qua e voi per questo avete tentano il suicidio.
Regola n.6: La visita è breve e coincisa, per avere una spiegazione devi praticamente costringerli.
A me è stato spiegato che non ho niente.
Non c'è niente di niente!!!
Ne congiuntivite, ne calazio, ne niente di niente!
La mia palpebra, praticamente,
ha deciso di gonfiarsi unicamente per il fatto che gli andava di farlo.

Che starò presto bene, anche se adesso ho mezza faccia paralizzata,
e che è colpa dei nervi se provo dolore perfino a masticare, e
che è probabile sia stata una puntura d'insetto.
Ma che non lo possono stabilire perchè non hanno il macchinario adatto.
Insomma ho aspettato tre ore per sentirmi dire che anche se ho un occhio tumefatto,
in realtà non lo è perchè non ho niente!
Dottore, io ci credo, ma adesso lo dice anche al mio occhio?
La medicina continua a fare passi da gigante!
Regola n. 7: L'infermiera isterica non ne capisce una fava,
quindi se vi dice che avete qualcosa sappiate che non sarà mai quella!



E dicono che il nostro sia uno dei migliori ospedali d'Italia!