sabato, settembre 30, 2006

Tutta la terra rossa che ho respirato

Non riesco a fare quello che non voglio.
E' appurato.
Non riesco a trattenermi dall'esternare la parte peggiore di me, quando non mi sento a mio agio, quando non mi sento dentro le giuste scarpe, quando mi sento quella morsa allo stomaco che è come uno STOP e non mi permette di andare avanti, ma solo di cambiare strada, e così la sensazione svanisce.
Sono state tre settimane in cui non stavo bene.
Non vedevo l'ora che finissero.
Non volevo continuassero!
Tutte le mattine mi svegliavo con il senso del dovere, che mi diceva, LO DEI FARE PERCHE' E' GIUSTO COSI'!
Ma lo era veramente?
Inconsciamente è stata colpa mia, sono io che trasmetto agli altri quello che sento.
E di questo penso non ci potrò fare mai niente.
Adesso quella sensazione è svanita.
L'entusiasmo è ripreso.
Ho già in mente strade meno comode ma più avvincenti.
L'avrei dovuto fare dall'inizio.
A volte mi incapponosco su strade già battute che mi hanno dato soddisfazione e che reputo più facili, sicure, conosciute.
Milano mi ha lasciato una soddisfazione lavorativa che speravo di ritrovare a Bologna.
E non è così.
Aveva ragione lui, Milano e Bologna sono anni luce per quanto riguarda il lavoro.
(quanto mi costa ammetterlo;-)

Mio padre mi dice: "Non puoi sempre vincere. Te ne devi fare una ragione, imparare, per non soffrire. A volte la sconfitta nasconde una vittoria molto più grande. Non nasconderti. Giocatela a viso aperto. Sbatti la testa. Ma fai quello che ti piace, non quello che è più facile. Sono dietro di te. Se non riuscirai a rialzarti ti aiuterò io a sollevarti. Che tu hai sempre camminato da sola, amore"
Vincere.
Sono arrogante in questo.
Sono caparbia in questo.
Quando giocavo a tennis sono stata una delle più giovani classificate C in Italia, avevo 10 anni.
Quando sono arrivata ad essere 14 in Italia ed a giocare in B e tutti mi chiamavano "la promessa", ho incominciato a non provare più gusto.
Non avevo più vogia di vincere.
Tutti si aspettavano che vincessi, sempre.
Avevo 15 anni.
Mio padre era sempre lì.
Dietro la rete.
Si è molto risentito che, dopo alcuni anni, non abbia continuato a giocare.
Ma l'ha accettato.
E' cambiato tutto da allora.
Ma lui è rimasto sempre dietro la rete.

Ho dormito un sacco stanotte.
Fuori c'è il sole.
Fabrizio sta arrivando con il treno.
Mi ha chiamato stamattina e mi ha detto:
"Sto venendo da te!"
"Ma non dovevi andare alla SPAcon S.?"gli ho detto
"Niente SPA, solo tu...però voglio scopare?"
"Ok...andiamo in qualche locale per te allora!"
"Non voglio che mi trovi un uomo!, voglio scopare con te!"
"EhEhEh...Và bene!Con te farei anche un figlio, lo sai!"
"Oh mamma...vado a prendere la pillola allora, che non vorrei trovarmi incinto!"
Che lui sà farmi ridere, che ci capiamo senza bisogno di parlare, senza bisogno di dirgli ho bisogno di te, ho le ossa rotte, ho paura, mi abbracci?.
Avevo bisogno di lui.
In questi mesi lui c'è sempre stato.
Lontano, vicino, ascoltando, urlando, parlando, piangendo, dicendomi distrattamente: "Sono dalle tue parti, ti passo a salutare!" Che lui, prima di vivere insieme, abitava dall'altra parte della città e lo sapevo che voleva solo vedere i miei occhi per sapere come stavo.
Mi manca così tanto vivere con lui.
Mi manca così tanto quella figura protettiva quando torno a casa e sono stanca e delusa, o gioisa e felice, e mi metto a ballare e lui mi chiama "Pazza!"
Che tutte le persone che amo e vorrei vicine sono fisicamente lontane.
E ogni tanto mi sento un po' persa.
Ma mi sà che se adesso mi volto, le vedo tutte lì, a guardami da dietro la rete.

Vorrei avere la convinzione che un giorno imparerò qual'è il modo giusto di vivere.

mercoledì, settembre 27, 2006

Baciare, bere, camminare, vedere, guidare, giocare, parlare, dormire, leccare, toccare, annusare, abbracciare, mangiare, respirare, gustare, fumare, sorseggiare, discutere, titubare, provare, sentire,lasciarsi andare, violare, ansimare, penetrare l’anima,
in un mondo che è solo di alcuni momenti,
non di tutti,
solo di pochi.
Con dolcezza,
con rispetto,
con pazienza,
con violenza,
con grazia,
con ardore,
con la testa, con il cuore.
E’ senza futuro, senza domani, è di domande senza risposta, di una speranza che fa paura, sia che possa che non, possa.

Soffiare, spegnere, una candela,
lontano sembra arrivare un sottile pensiero.

martedì, settembre 26, 2006

Domani lo restituisco.
Ma oggi lo tengo per me.

Oggi mi sono accorta che...

la mia patente era scaduta il 09/04/2006.

Ho attraversato in lungo ed in largo l'italia, per ben 5 mesi, senza patente.
(tralascio il fatto che per 10 anni mi sono rifiutata di rifarmi la carta d'identità)

A volte è importante saper sbattere le ciglia.

E' già domani

Che ieri è da dimenticare.

Lavorare per i parenti richiede una buona dose di self control.
Però l'ho spedito.
Chiederò il premio come figlia modello.

domenica, settembre 24, 2006

Ho scoperto la formula del siero della verità*

Erano almeno due anni che non andavo al cinema. L'ultima volta sono andata a vedere due volte "non ti muovere".
Ieri the break up!

Ho riso dall'inizio alla fine del film, beccandomi anche dell'insensibile, ma che ci posso fare se tutto era dannatamente ridicolo e quotidiano?

La storia
Due vanno a vivere insieme e si amano. Poi lui, inspiegabilmente, si innamora del divano, della playstation, del vaso cinese, insomma tutte le scuse sono buone per trattare lei come una mamma rompipalle e pesante che vorrebbe essere aiutata nelle faccende domestiche e se questo non fosse possibile, vorrebbe che almeno lui gli portasse 12 limoni e non 3!
Lei lo lascia nella speranza che il solo fatto di perderla rappresenti per lui la perdita di tutto, e che si accorga che basta poco!
Lui, si crea tutti gli alibi possibili ed immaginabili per stare fermo sulle sue convinzioni, quindi esce con gli amici, trasforma la casa in una sala giochi, lascia in giro ogni genere di rifiuto,
organizza strip poker con gli amici e ignora in modo sistematico ogni minimo imput che lei gli manda.
Lei soffre, e lo si vede abbastanza bene.
Arriva il momento di lasciarsi.
Lui, quando ormai non c'è più niente da fare, capisce che non può perderla.
Lei non lo vuole più.
Lui ci riprova e le dice che la ama.
Lei non è che non lo ama più, è che non può più amarlo.
Fine della storia d'amore.
Si rincontrano dopo diverso tempo. per strada.
Lui ha tutti i sacchetti in mano, è dimagrito, ha quello sguardo misto colpevole e misto felice di vederla.
Lei ha invece quello sguardo interrogativo e sorpreso di una persona che si chiede:
"Ma sul serio ho perso tempo con quest'uomo?Quella camicia fa veramente ribrezzo!"
Fine della storia.

Ecco, io ci sono andata perchè venerdì tornando a casa mi sono fermata a vedere la locandina di fronte al cine, ed il tipo del cine mi ha visto che fissavo la locandina e dicevo che l'avrei voluto vedere e mi ha detto che se andavo l'indomani mi faceva entrare gratis.
Ed allora visto che ci volevo andare e che era gratis...

Quando sono uscita dal cinema ho pensato che vorrei incontrare un uomo che se gli chiedo 12 limoni me ne porta 14, perchè sa che sono sbadata e che 2 in più possono sempre servire.

(visto che ieri mi hanno anche dato della zoccola, terrei a precisare, almeno qui, che con il tipo del cine non è successo niente, è rimasto al cine, lui, che io ci rimango male se certe persone pensano certe cose di me. Ma che poi pensino un po' quello che gli pare!)



*1 bicchiere di Chardoney cileno
+
4 Bloody Mary
provare per credere!

giovedì, settembre 21, 2006

Ho notato che è più facile parlare degli altri, ma oggi parlo di me!

Avevo scitto un post lunghissimo.
Poi ho pensato, "è troppo lungo!".
Comunque il sunto è:

chissà se arriveremo anche a discutere su chi è nato prima, l'uovo o la gallina?

Forse il post lo pubblico un' altra volta.
Anzi no. Che tanto si sa già come va a finire!

ps...tanto per restare coerente ammetterò che sono stata scaricata da un uomo di cui non conosco nemmeno la faccia e nemmeno lui conosce la mia faccia, anzi in realtà non sa nemmeno che esisto, e mi ha scaricato lo stesso!!!???
Che un giorno lo voglio conoscere, anzi un giorno andrò a casa sua e gli dirò:"Tu mi hai scaricato e io sono incazzata con te! E adesso chiedimi subito scusa!"
E magari mi toglierò la soddisfazione di dargli anche un pugno in faccia, quella che, purtroppo, non ha avuto lei.
Jesù, ma perchè gli uomini sono così idioti?
Adesso vado a berci sù, che questo mi sembra più che sufficiente per prendersi una sbronza!

ps: tanto per essere chiari, il lui che mi ha scaricato era l'uomo di una mia amica. Esattamente questo!

"Si vedrà solo tra due giorni..."

Sono passati tre giorni e niente.
Spero che per lui sia stato lo stesso.
Anzi, ne sono certa!

Anche il dolore se ne sta andando via.
Anche quello...
Un giorno riusciremo anche a ridere della nostra stupidità.
Non insieme.
Ma un giorno, ci rideremo.

tututututututututututututututuuuuuuuuuuuu

E’ possibile sentire il segnale “occupato” nel cervello?
Il mio cervello è occupato…sì, ma occupato in cosa?
Ho cercato di chiederglielo ma niente.
Non risponde.
E’ occupato lui.
E allora ho cercato di vedere se il cuore poteva aiutarmi.
Ma niente, ho sentito un vago segnale di occupato anche da lui.
Che cervello e cuore stiano parlando insieme?
Speriamo solo che dopo mi facciano uno squillo, per capire che cosa si sono detti, ma soprattutto che mi dicano quando tornano, che qui, anche se non valgono tanto, senza di loro mi sento un po’ sola.

martedì, settembre 19, 2006

Razzola male

Ho scoperto che le mie amiche sono una fonte inesauribile di post.
Forse domani la storia di una donna appena uscita da una relazione, che si trova di fronte l'uomo perfetto.
Bello, ricco, simpatico, attraente, gentile, dolce
e
sposato con due figli.

Domani però, che oggi mi sono già sgolata abbastanza, con lei.

Promemoria
cercare di aiutare gli altri è molto più facile che cercare di aiutare se stessi.
Come si dice....predica bene e...
Che poi ognuno fa un po', quello che gli và!

Per te

Lui non ha ancora risposto.
Anzi a dire il vero non ha nemmeno ancora letto la mail.
Lei* l’ha spedita senza cambiare una virgola

Ho solo tolto il tuo mittente…eheheheheh

A:Ci mancava solo che gli dicessi il mio nome e cognome!

Io avrei detto le stesse cose, mi sono commossa come una cretina!

Naturalmente le rido in faccia, come mio solito, in certi momenti e le dico:
A:Vaffanculo, scema, prendi per il culo?

Lei comincia tutto un discorso e capisco che no, non stava scherzando, gli era piaciuta davvero, e stava cominciando a dire delle cose che stavano commuovendo me, che io avevo solo messo giù un mucchietto di parole e le ho composte come pensavo…

Ed alla fine abbiamo iniziato a parlare di noi.
Di me e di lei.
Di tutte le volte che abbiamo riso, pianto, camminato, guidato, mangiato, parlato, dormito, condiviso, vissuto…insieme.
In un legame che và oltre l’amicizia, la parentela, la fiducia, la vita.
Ed io sono felice che ci sia tu.


Ps…ascolta bene, Tonina!, mi devi un favore! Quasi quasi ne approfitto e ti faccio scrivere qualcosa al posto mio, che così capisci che le mani si possono usare anche per altri scopi…tipo digitare su una tastiera e scriversi le lettera da sole!!!
Che sapresti scriverle e dirle, molto meglio di quanto faccia io.
Se solo volessi.
E potresti dirgli tantissime cose, per sentire finalmente che non devi sempre trattenere il respiro, voler sembrare forte ed indipendente, superiore od orgogliosa. Che magari ti farai un po’ male all’inizio. Ma non sentirai più quel blocco che non ti permette di farti vedere anche ad altri come sei veramente, un mondo fantastico dentro cui perdersi.
Che la bocca si usa anche per parlare….stupida!



* Ti ricordo che sei quella stessa persona che un giorno, adolescente, mi chiamò e mi disse piangendo:

mi ha lasciato o o o!

A:”Oh!...e cosa ti ha detto?

Le sue testuali parole sono state…avrei voluto dirti ti ami mi hanno trasferito, ma non è vero!
E’ solo che ti devo lasciare e e e e !”

A:”…”

Ciii seei ?

A:”EHEHEHEHEHEHEEHEEHEHHEEHHEHEHEHHEEEEEEEEEEEEEEEEHH
EEHHHHHHHHHHHEEHHHHHHEEEHHHHHHHHHHH




A:”AVREI eheheh VOLUTO ehehehee DIRTI TI ehehehehe AMO MI HANNO ehh TRASFERITO!ehhhehehehehehehehehehehehehehehhehhhhh

Ehehehehehhehehehhhh

A:”eheheheheheehehhhhhhh”

Eh eh..e…Ma che cazzo hai da ridere, mi ha lasciato?

A:”Scusa!!!, ma è la cosa più ridicola che abbia mai sentito dire da un uomo!
Non sai che risate ci faremo, pensando, un giorno, a questo momento!”

Non abbiamo mai smesso.

lunedì, settembre 18, 2006

COSA NON SI FAREBBE PER GLI AMICI, CAVOLO!!!

Una delle persone più importanti della mia vita mi chiama e mi dice:

Non ti puoi tirare indietro, tu lo conosci meglio di tutti!

A:Ma se non l'ho mai visto e non gli ho nemmeno mai parlato!


Si ma tu sai tutto di lui!
Tu sai tutto di questi 2 anni!

A:E allora?

Eppoi lui risponde sempre alle tue domande, mentre alle mie no!

A:Ma sei scema, guarda che sei tu che ci vai a letto, mica io!?
io ti avrò suggerito due o tre sms ...
no! non posso! non insistere.


Io c'ero quando tu ti sei sbucciata il ginocchio a tre anni.
E ci sono alle due di notte e alle tre di notte e...

A:Si quando non ti addormenti mentre parlo!
Eppoi mi sembra quasi di stare subendo un ricatto morale?

Si, hai capito! è un ricatto morale!
scrivi e cerca di immedesimarti!

A: Ma ragiona! Questa dovrebbe essere una cosa personale!

Ma l'ho fatto! mi è venuta fuori una cosa patetica!

A: Ha bè, ed allora vuoi vedere se riesco ad essere meno patetica di te?
Ok, tanto sai bene come va a finire tra me e gli uomini!
Ma visto che anche in questo caso non c'è più niente da perdere...
Sarò patetica al posto tuo,
BASTA CHE NON ROMPI PIU' CON LA STORIA DEL GINOCCHIO!!!!

Penso che mi vergognerò per il resto della mia vita, e lo negherò fino alla morte!
Ma alla fine l'ho fatto!

Le polpette sono insidiose

Ieri ho fatto le polpette al vino bianco e sono venute morbide e buone.

Oggi avrei voglia di sapere come sta il potos e i miei pezzi di Frankestain...

La fortuna è che non le faccio spesso le polpette.

sabato, settembre 16, 2006

Gli ho detto...

Mi coccoli un po’?Ma se poi non mi va di essere coccolata non lo fai e mi racconti una storia?
Mi fai vedere il tuo mondo e dormire nel tuo letto?Ma se poi non mi va’, mi fai dormire sul divano e mi coccoli e mi racconti una storia?
Mi parli di te? Che mi va di sentire cosa pensi e cosa fai?
Mi tieni tra le tue braccia?Ma se poi mi ritraggo capisci che non volevo ritrarmi e mi ripigli e mi stringi forte?
Giochi un po’ con me, ma prometti di non farmi del male?
Vivi un po’ con me, ma prometti che quando te ne andrai mi saluterai con la mano, da lontano, ed io capirò che non te ne sei andato perché io sono sbagliata, ma perché dovevi andare, e ci vorremmo bene lo stesso, ed anch’io ti saluterò con la mano, sorridendo?


Sa b a t o

Che vorresti essere la mare, che dovresti essere al mare.
Ma è tutto pumbleo.
Proprio tutto.
Tranne il tuo umore.
Sì, il mio umore è giallo come un girasole.
senza sole.

Peace

giovedì, settembre 14, 2006

Pianeta Marte chiama L'Ale, L'Ale chiama Pianeta Marte...

L'idea del teletrasporto non era poi brutta....e se passassi il uik chiusa in camera mia a costruirlo, eppoi ci riesco e vado a vedere se veramente i marziani sono verdi e superdotati?

martedì, settembre 12, 2006

Passa....certo che passa...

By the way al massimo con i bassi al minimo e vaffanculo.

Sì vaffanculo a tutte le presentazioni, alla prima impressione e alle seconde e alle terze. Fanculo!

Che ripetere per due giorni il tuo nome e cognome, chi sei, quali sono le tue aspettative e cosa vuoi che gli altri sappiano di te è frustrante, cazzo, frustrante!

Con quelle facce che ti guardano e tutte le teorie sull’uovo prossimico.

Si il mio uovo è al minimo storico, e allora? Vogliamo parlarne? Vogliamo parlare del fatto che mi sento sola?Che vorrei sprofondare fino al fondo e sedermi e non sentire più nulla?Che vorrei sparire e non farmi più trovare? Che vorrei che nessuno più mi chiedesse che cosa voglio? Che cosa mi aspetto?Che non vorrei più dover mentire? Dire tutta una serie di banalità, stupidagini, cazzate solo per farvi contenti? E chi fa contenta me?CHI?

Non mi aspetto niente, CAPITO? E non me ne potrebbe importar di meno che il mio verbale non corrisponda al mio paraverbale…Niente! Fosse solo quello che non coincide!

Che sono stufa di test psicologici!

No, io io non riesco a vederla la befana…io vedo solo la ragazza triste, che è voltata per non guardare davanti a se quello che la rende infelice! E non ci posso fare niente se tra 20 persone io sono l’unica. Volete uccidermi? Studiarmi?Mettermi in quarantena? Rinchiudermi? Si rinchiudetemi e buttate via la chiave, che nessuno la possa trovare. Ma nascondetela bene!

Che sto cercando di capire perché mi trovo in questa situazione, anche se ne sono perfettamente consapevole, che mi sono preparata psicologicamente a ricominciare da capo, che pensavo di non essere tanto sciocca, vulnerabile, paranoica, indifesa, indecisa, insensata, spaventata, dolorante, acciaccata, . E adesso mi sento stupida e svuotata, senza spalle larghe a cui poggiarmi un poco per riposarmi, senza un paio di braccia che accolgano questo corpo che vorrebbe sentire un po’ di calore, che vorrebbe essere accarezzata e rassicurata, che andrà bene, che non ha ragione di avere paura, che ci sarà sempre qualcuno che capirà anche se non ho parlato, che ci sarà qualcuno che si prenderà cura di questo essere umano, che no, non è wonder woman, come qualcuno oggi l’ha definito, ma è solo una donna che ha bisogno di...
e che adesso si riprende…si, si riprende e si tira un po’ sù.

Okei, adesso mi tiro su, ma rimango ancora un attimo su questo fondo, che magari mi addormento e quando chiudo gli occhi mi sembra che qualcuno mi carezzi i capelli, eppoi quando mi sveglio non mi ricordo più niente e sono felice.

F e l i c e…

domenica, settembre 10, 2006

Domenica pomeriggio


La mia domenica pomeriggio ideale è, sole che penetra dalla finestra filtrato dalle tende, il ronzio dei motori che arrivano dalla tivù, ritmici e rilassanti, letto e cuscini, lui che vince un gran premio da paura, eppoi l’inno…

Cazzo, ci mancava solo che anche tu annunciassi il tuo addio, ci mancava solo questo!

Sai che mi hai un po’ rovinato la domenica pomeriggio?

sabato, settembre 09, 2006

Sabato mattina

Io sono una persona che parla un casino. Sono logorroica, lo sono sempre stata.
Ho un’altra marea di difetti interiori ed esteriori che non accetto di buon grado, è quella visione sempre un po’ distorta che alcune persone, tipo me, hanno di se stesse, come Olga, nel Valzer degli Addii “[…]Se non mi fossi mai vista allo specchio e dovessi descrivere il mio aspetto esteriore da come mi conosco interiormente, il ritratto non assomiglierebbe affatto a quello che sembro! Sono completamente diversa da quella che sembro!”
Perché è difficile essere sempre brave, carine, sicure, attente, dolci, posate, che alcune volte non ne hai proprio voglia ed hai voglia, anche se hai un’infinita paura, di vedere, capire, giocare, con te stessa e con gli altri, lasciarti andare.
Ma sei di un’infinita fragilità, anche se magari non sembra, e sei profondamente insicura, e cerchi di nasconderlo, fumi e bevi qualche bicchiere per non sembrare sempre quella donna rigida ed un po’ fighetta di legno, e magari fai anche dei danni, o allontani le persone, o qualcuno può pensare che non sei tanto normale…
Ed ogni tanto mi piacerebbe sapere cosa pensano le persone veramente di me.
Non è una richiesta specifica, che farei a qualcuno in particolare, lo chiederei al tabaccaio sotto casa, al tipino della Pam, ai miei genitori, agli amici,
ma chissà se potrei accetarlo.


Ieri ho ricevuto una coccola molto bella, un amico mi ha accarezzato un piede con le mani calde, sicure, forti ma morbide, mentre si chiacchierava seduti per terra l’uno di fronte all’altra.. Ed io ne avevo proprio bisogno, ed è stato tutto molto naturale, senza troppe paranoie o fraintendimenti. E l’ho accettato senza nemmeno pensare di ritrarmi, come faccio a volte quando qualcuno mi tocca.
Non l’ho nemmeno ringraziato.
Ma non lo farò.



venerdì, settembre 08, 2006

Promemoria

Basta fumare tanto, bere a stomaco vuoto ed uscire con persone depresse che ti portano in luoghi depressi.

Ricordarsi di seguire i consigli di F per quanto riguardo i tuoi dubbi più grandi...

giovedì, settembre 07, 2006

Girl in progress

Che si, ho deciso di prendere quello che mi offre il destino,
e per ora mi offre di stringere ulteriormente i denti!!!
Che non posso continuare a fare la disoccupata,
anche se questo stato è durato solo per 4 giorni dal rientro.
"Tu sei un rullo compressore!", mi dicono...
Ed in un certo senso, in alcune cose, è proprio vero.

Devo assolutamente ricordarmi che le mie finanze, ormai, non si possono nemmeno più chiamare tali.
Lo shopping ha preso il sopravvento sulla mia stessa volontà...
Mi servirebbe un'esorcista!

Vita da single

Che alcune persone arrivano leggere e rimangono nella tua vita, non importa quanto tempo ci staranno, ma quando le risentirai sarà sempre come l’ultima volta che vi siete visti, parlati, lasciati.
Oggi ci siamo sentiti come non capitava da un po’. Gli ho mandato un sms, mi ha chiamato e così tutto il giorno.
Lui è proprio un milanese, sconfina con alcuni comportamenti nel napoletano, ma ci ride su, dice figa come intercalare, ed ha quella spensieratezza tipica di un adolescente, anche se non lo è.
Parliamo, non di libri o di film o di grandi temi, non è proprio il tipo.
E’ il tipico uomo, moto, macchine, locali, viaggi, amici, ristoranti, discoteca cool e chiacchiere lievi.
Quel uomo con cui ti svaghi, giochi, ridi, ti prendi in giro.
Lui mi chiamava ogni volta con epiteti diversi.
La prima volta che siamo usciti insieme, ad un certo punto della serata, un po’ in balla tutt’e due mi ha detto quella cosa tipica che dico tutti gli uomini al primo appuntamento, e che per inciso si potrebbero anche risparmiare visto che, personalmente, la trovo alquanto scontata.
Insomma mi disse una cosa del tipo…sei molto carina o sei bella…io gli risposi:”Non mi piacciono molto i complimenti, non riesco ad accettarli!”
Lui disse solo :”Ok!” e da quel momento ha cominciato a capirmi ed a chiamarmi “brutta”…lo apprezzai molto!
(I complimenti di un certo tipo mi piacciono, naturalmente, ma da persone con cui sono in confidenza, ecco!)
Naturalmente brutta fu solo l’inizio, che mi ricordi i più frequenti erano esaurita, sversa, pazza o razza, ecc…(in altri momento ne usava di diversi, ma eravamo in confidenza)
Adesso stiamo diventando amici…forse.
Non mi dispiacerebbe continuare a sentirlo, che gli voglio bene, stranamente, e lo sento vicino quando mi dice a presto.

Invece c’è un tipo che mi sarebbe piaciuto conoscere meglio, un tipo interessante, molto colto, cerebrale ma che è il tipico uomo rompiscatole ad oltranza…
A parte le telefonate, gli sms, è venuto in Sardegna ed io gli ho detto che ero a Milano, è andato a Milano e gli ho detto che ero in Sardegna (ed era anche vero), è venuto a Bologna ed io non c’ero lo stesso…il che è eccessivo e quantomeno da panico, visto che gli rispondo al telefono un giorno si e dieci no….
E l’ho fatto perché ogni volta mi mette degli out out. Oggi mi chiama e quando stavamo per chiudere la telefonata mi dice:
“Adesso voglio che mi chiami entro la mezzanotte o che mi mandi un sms!”
“Ma ti pare?Ma chi caspita sei per dirmi quello che devo o non devo fare?”
“Tanto a te non ti interessa anche se ti metto out out, non lo fai lo stesso!
Ecco bravo, e non lo farò mai, sparisci brutto deficiente!

Domani saprò anche per il lavoro...
La mia ansia è in diminuzione!

mercoledì, settembre 06, 2006

Ansia da ricerca lavoro

Dovevo essere a Milano questo uik, ma alla fine starò a Bologna.
Che F. ha un nuovo amore e vorrebbe che lo conoscessi, e mi scrive un sacco di news, e gli manco, e mi manca...
E sono in preda all'ansia che aspetto una telefonata.
Dai squilla...squilla!!!Che devo ancora lavorare tanto prima di diventare paziente!!!

Avrei bisogno di un giro in moto.
Uno di quelli che mi faceva fare M., la mia storia a scadenza.
Velocità e curve sinuose e strette, vento da abbassare la visiera, o lasciarla su e lacrimare.
Ed io trasportata in un tutt'uno, mi potevo rilassare.

Dai squilla...squilla che la semi_disoccupazione temporanea è un brutta bestia!!!
Che non si vive di sola ricerca universitaria...purtroppo!
E soprattutto perchè l'hai decisa tu, la disoccupazione...ufffffffff,
giuro che non prenderò più decisioni, qualcuno si offre volontario per prenderle al posto mio???
Please!

At my home

Tornare a casa non significa solo che finalmente potrai dormire nuda senza problemi, camminare scalza, curare le tue piante che nel frattempo sono diventate sempre più grandi, la natura non guarda in faccia nessuno!, ciondolare beandoti in momenti solo per te e per lei, pulirla, lucidarla e rimirara…la tua casa, ma puoi anche decidere di lasciarla incasinata…che ci siete solo tu e lei, e chi ti può dire niente?
Invece, magari, quando vivi con altre persone, famiglia, fidanzato, o altro, ti sforzi di mantenere un certo ordine per quell’innata predisposizione al rispetto per gli altri. Non sempre ci riesci, ma almeno ci provi.
Invece a casa tua puoi fare quello che vuoi.
Io tengo i luoghi in comuni con le mie compagne di casa sempre perfetti.
Odio vederli disordinati o sporchi. Il mio lavello in alluminio luccica ed il pavimento bianco è intonso. Del bagno meglio non parlarne, potrei sembrare maniacale.
Nella mia stanza invece ci sono ancora metà delle valigie da disfare.
Un casino di documenti da mettere in ordine. Quadri da appendere, nuovi e vecchi, in cerca di sconosciute disposizioni, cose da eliminare.
Mica cambio solo io. Sta cambiando pure lei.
Ma la prendo comoda, si sta assestando, la mia casa.
Intanto cerco lavoro.
Ho già diversi contatti e se tutto va per il verso giusto, lunedì prossimo, o mi dicono anche questa settimana, inizierò.
Intanto riprendo i contatti con le persone per tanto trascurate, e non.
Le mie compagne di casa.
Ho speso per 4 mesi al mese, l’equivalente dello stipendio medio di un’italiano per l’affitto, pur di non avere più attorno le precedenti coinquiline.
Adesso ho per casa una ragazza dolcissima che mi porta i regalini dalle Filippine, uno scaccia spiriti e un portachiavi di legno a forma di fragola con inciso il mio nome, abbreviato (non si può mica pretendere troppo, e poi a me piace abbreviato, di solito quando lo scandiscono tutto è per dirmi qualcosa di serio).
L’altra è l’ormai ex fidanzata di uno dei miei migliori amici, che ha visto bene di farsi mollare, perché è un po’ coglione e di mollare a me la sua fidanza che ha abbandonato il talamo, dopo un mese di convivenza, a gambe levate!
Adesso mi chiedono consigli.
A me, cari ragazzi chiedete consigli?
E io ve li do.
Non andavate d’accordo.
Lo si vedeva anche senza la sfera di cristallo.
Lui ha passato 3 anni a dirne peste e corna, comportandosi come meglio ha creduto e adesso si aggira con quella aria da cane bastonato dicendo solo:”So di avere sbagliato, ma io posso cambiare!”
Lei mi aspetta, appena sveglia, e senza che io abbia ancora assunto una dose massiccia di caffè, dietro la porta della mia camera.
Mi racconta. La ascolto e le dico:
“Senti, mi pare che tu abbia, per quello che mi racconti, anche aspettato troppo.Sei tu che hai accettato determinate cose, e adesso ti lamenti?Vorrei solo sapere, lo ami ancora?”
(La risposta di lui alla stessa domanda è stata “Si è l’unica donna che voglio!”… tralasciando il fatto che in questo periodo di separazione, circa un mese dall’abbandono, lui è andato in Spagna con una ex, in Francia con un’amica e di nuovo in Spagna con un’altra, ma questo perché voleva capire se a lei ci teneva veramente e perché si sentiva solo, mi diceva. Ma io non sono stata a ricordarglielo!)
Lei:”Gli voglio bene come ad un fratello!”
A:”Bene, abbiamo risolto il problema!Adesso tu ci vai, magari, a cena, ci parli e gli dici esattamente queste cose. Così forse capirà meglio e ricomincerà a prendere in mano la sua vita!Sempre che sia questo quello che vuoi?”
(e soprattutto io non aprirò più gli occhi la mattina con il cellulare che lampeggia e messaggi deliranti e penosi del tipo, “senza di lei io non vivo”, che non ce la posso fare!!!)
Insomma, questo ieri.
Stasera sono andati a cena insieme e lei le ha detto quello di cui sopra.
Lei, sembrava sollevata.
Lui, non so ancora.
Quello che so è che spero che entrambi abbiano apprezzato lo sforzo sovrumano che ho fatto per essere totalmente sincera nei confronti di entrambe, per non riferire all’uno e all’altra eventuali magagne, per sviare il discorso da terreni minati, per cercare di riferirmi al generale senza scendere in particolari, per fargli ragionare da soli su quello che è solo la loro vita, ed io c’entro meno di zero!.
Che abbiano apprezzato il fatto che ho rivissuto parte dei miei problemi sentendomi fare delle domande del tipo:”Ma tu come hai fatto?”
Io come ho fatto.
Ho urlato fino a perdere la voce.
Ho lasciato passare il tempo.
Ho scritto su un blog.
E ogni tanto carezzo il dolore perché non si senta solo.
Ecco come ho fatto.
Un passo alla volta.
Eppoi come fanno a Bosa.
Quando piove, lasciano piovere.

Io non sono per niente brava a dare consigli.
La prossima volta ci penseranno bene.

Dal pomeriggio fino a dopo cena sono stata con la P.
Io adoro la P.
Mi ha riempito di regali, tra cui anche un libro “Il cacciatore di aquiloni” di Khaled Hosseini.
Abbiamo parlato senza stare mai zitte per ore, di ricette di cucina, libri, viaggi, esperienze, consigli per me, che è lei che mi da consigli, sempre.
Ed io la guardo, quando ride con quello sguardo materno e rassicurante che non posso fare a meno di abbracciarla.

lunedì, settembre 04, 2006

Le ferie sono finite
















vado a mettermi le scarpe

sabato, settembre 02, 2006

Vorrei arrivare alla fine senza che finisse...

Io, il trekking e Ferrè

In questa settimana ho imparato che:
1. Non si può fare trekking con una borsetta di Ferrè a tracolla sperando che la gente capisca che non avevi idea di cosa significasse la parola trekking!
2. che percorrere 12 km di salite e discese 35% ti farà venire un dolore lancinante a tutti i muscoli del corpo, anche quelli che non sapevi di avere.
3. che bisogna respirare col naso, sempre, modulare il respiro, piano, e lasciare andare le gambe. Si muoveranno da sole e tu potrai perderti in tutti quei mondi che sono la tua mente.Troppi pensieri, bisognerebbe sceglierne qualcuno ed almeno provare a capire che cos'è...
4.che dormire con un uomo e dirgli che per addomentarti hai assolutamente bisogno di leggere (il che è assolutamente vero o quasi) può sembrare offensivo nei suoi confronti, soprattutto quando l'uomo in questione è carino, simpatico, gentile, paziente e ti guarda come la Madonna scesa in terra.
E riesci solo ad infilarti in situazioni dove vorresti che nell'hotel fosse compreso lo smaterializzatore, tipo ad un certo punto entri in doccia, chiudi le portine, alzi l'erogatore e sparisci!
Ma non provateci, a meno che non vogliate farvi la doccia!!!
5.Che cantare a squarciagola, sopra un palco, davanti ad un pubblico di sedie, in un bordo piscina tutto per te, con un cantante a fare duetto e tutte le tue canzoni preferite, è tutto quello che ti serviva.
6.Che bisognerebbe che ammettessi che sei felice...