sabato, luglio 29, 2006

stronza

Mi chiama...sono contenta...faccio la stronza...mi risponde per le rime...mi offendo...mi dice che sono una stressata e che conierà altri sinonimi per la mia persona...ci rimango male...mi dice che torna prima dal mare per vederci...gli dico che se ha altre cose da fare non ci sono problemi...mi dice che gli fa piacere...discutiamo se sia più bella formentera o la sardegna...mi manda a quel paese...lo mando a quel paese...gli scrivo un messaggio dolce...mi risponde piccato...


ho voglia di fare sesso con lui.

venerdì, luglio 28, 2006

"Ma è la tua decisione?"

Gli dico quello che ho deciso...
di aspettare che F. prenda le ferie e di partire....
parlo, bofonchio....ed alla fine, del mio discorso articolato, rimane un...
"A., ma sei convinta, perchè mi sembri un po' confusa!Vabbè....ci sentiamo domani!"
E mi chiama dopo 10 min...e ricevo sms fino alle 3 a.m....
ma ho spento il telefono per non riceverli...e tu forse lo sai.

Perchè sapevo che avevi voglia di vedermi...ed anche io...
Ma.

Uff...
non vedo l'ora di avere un po' di spazio per riflettere veramente.
Tra poche ore treno, mare, quella che dovrebbe essere la mia casa e che sta sempre più diventando un luogo lontano.
Perchè adesso la casa è quell'uomo che mi coccola la mattina..."...Sveglia...vieni da me che parliamo un po'?"...E' una ragazza che mi chiede "Facciamo il noi 2 che così ci sentiamo più spesso!"...E' un'uomo che mi lascia lo spazio, non mi forza, mi accetta...chissà ancora per quanto,...ed una city che vorrebbe farmi credere che mi sono sbagliata.

Chissà

giovedì, luglio 27, 2006

Ho paura

Arriverà qualcuno che si prenderà il mio posto
e allora io starò solo a guardare.
Mi metterò seduto con lo sguardo fisso su di te perché ho imparato ad aspettare.
Sono due giorni che camminiamo tre metri sopra al cielo.
E proprio adesso che ci penso mi ricordo quante volte non ti ho perso per un pelo
ma.
Solo con te,
ma tu, non ho bisogno neanche di pensare
e svegliarsi la mattina,
con la voglia di parlare solo con te
e non è niente di speciale ma questo mi fa stare bene,
solo con te sai
cosa c'è
ma cosa ci sta quando in fondo ad una storia nessuno sa come andrà
tu mi spiazzi, ogni volta che mi guardi,
mi parli persa nei tuoi traguardi
lo voglio fare davvero basta un attimo
lo voglio fare davvero se so che ti ho non c'è situazione che spaventa,
solo con te quella voglia che ritorna.
Solo con te, ogni giorno ti trovo nel mio mondo
se stai con me,
non c'è bisogno neanche di pensare
e svegliarsi la mattina,
con la voglia di parlare solo con te
e non è niente di speciale ma
questo mi fa stare bene,
solo con te solo con te,
ogni giorno ti trovo nel mio mondo
se stai con me,
non c'è bisogno neanche di pensare.
Solo con te e svegliarsi la mattina,
con la voglia di parlare solo con te
e non è niente di speciale
ma questo mi fa stare bene,
solo con te


Mi comporto come non voglio con persone che non lo meritano.
Mi faccio coccolare con la convinzione che questo non significherà niente,
che la persona che ho davanti non si aspetterà niente, non parlerà, non avrà sul volto uno sguardo interrogativo quando mi giro e me ne vado senza una parola, come se non fosse successo niente.
Ma ho paura.
mi spaventa perfino un "...si...di te!!"
Chi può spaventarsi per una cosa simile?
Non rispondo ai messaggi....
ed allora cambi registro e la butti sul banale, sul normale, capisci,
che non sono in grado di affrontare simili situazioni.
L'hai toccato con mano, hai visto con i tuoi occhi che non sono cattiva,
sono spaventata che tu possa minimamente affezionarti a me, e che lo facciano altre persone, come sta succedendo senza che io riesca a controllarlo.
O forse che lo possa fare io...perchè non penso di esserne in grado.
E tu lo capisci. ed io ho la speranza che abbia voluto scherzare, magari solo per portarmi a letto...gli uomini non fanno così, dopottutto?
vuoi solo portarmi a letto...vero?
Perchè sarebbe tutto più facile. Tristemente più facile e meno complicato.
Che Villa D'Este ci guardava, il lago ci ascoltava e tu mi accarezzavi lentamente
dopo aver organizzato una serata tutta per me.
Cena in una terrazza fuori Milano, lume di candela, musica che hai scelto tu.
E dopo una passeggiata e quella voglia di baciarmi che ti leggevo...
"Te lo aspettavi?"
Si, ma ti rispondo di no, mi dici "Bugiarda" e non dico altro.
E non ti dico tante altre cose, non ti dico niente.
Mi prendi la mano per farmi capire che mi sei vicino, mi accarezzi mentre la moto viaggia veloce.
ti giri e ti preoccupi che non abbia freddo una serie multipla di volte, mi baci ai semafori e mi dici "Non riesco a staccarmi da te!".
Attraversiamo la città deserta, tutta per noi.
Ed è bella.


Prendo decisioni che ti tengo nascoste.
Fabrizio mi dice di non andare,
ed io penso che svegliarmi la mattina non sarà così bello, dopo che
vi avrò comunicato la mia decisione.
A voi...
Dopo che l'avrò detto a voce alta
ed anche io avrò ascoltato
quelle parole uscire dalla mia bocca.

La mia volontà vacilla, mi cazziate perchè non sono coerente, perchè sono confusa quando mi parlate, perchè non riesco ad essere chiara e decisa.
NON POSSO...NON CE LA FACCIO!!!

Vi prego,

non chiedetemi i perchè.

Io non lo so.

Ma andrò via perchè anche qui non posso restare.

Ma questa volta mi mancherà qualcuno e qualcosa.

Troppe perdite, speriamo ne valga almeno la pena!




martedì, luglio 25, 2006

lo scopriremo solo...

False illusioni si accavallano rincorrendosi in giornate che a volte non ti ricordi bene come sono andate o se eri veramente tu, mentre ti guardavi come dietro un vetro.
Show, parole, pose, comportamenti, ridere, ridere, imbronciarsi, stupirsi, ritrarsi, dormire sola in posizioni improponibili. Usare parole con il giusto significato e quando dici "inequivocabilmente", volevi proprio dire quello.

Giorni ansiosi e nemmeno una goccia di Pasaden a disposizione.

bevi troppo, fumi troppo, pensi troppo.

La tua vita si sdrotola e finalmente si raddrizza, anche se tu non lo puoi accettare, e tenti di fare qualsiasi cosa per complicarla.

Sogni che non vorresti fare, perchè è inutile negare il passato, torna in pensieri che non riesci a capire, perchè più tenti di reprimere e più....ma non puoi fare altro d'altronde.

Stupidità, stupidità,....stupiditA'A'A'A'

Sei sempre tu.E questo ti dispiace?

Oggi sono una donnina debole che avrebbe bisogno di sprofondare in braccia che la avvolgano e la stringano fino a farle perdere il respiro, adorante, sfinita, palpitante.

e che non potendolo fare finirà per accettare altre braccia che le facciano ricordare.

venerdì, luglio 21, 2006

UOMINI

Alla fine ci siamo visti...ha aspettato.
Fino alle 4 abbiamo parlato, girovagato, bevuto mojto ghiacciati, in tour per la città. Mai così affascinante.
Sulla sua moto che a quanto pare è un pezzo unico...con la gente che ci salutava, e milano si rivela provinciale quasi come un paesino di montagna.
Mah...forse sono io che non potevo apprezzare, data la mia ignoranza in materia!

Mi ha coccolato come fanno gli uomini in questo periodo, stando dietro ad una persona che non sai mai come ti risponderà...
M."Sei veramente bella...mi piace molto la tua voce!"
A:"...Grazie...ma sai...io non accetto molto i complimenti...non capisco mai che cosa vogliano dire!"
M:"..."

Ed è vero...alla mia età e dopo innumerevoli esperienze non riesco ancora a non irrigidirmi quando qualcuno mi dice che sono bella, simpatica, intelligente...lo so che lo sono e allora?
Chi non lo è?
A chi non lo hai detto ancora?
In fondo non sarebbe meglio risparmiarsi certe cose?

...eppoi è sempre così, se non te lo dicono allora non va bene..
F"...ecco ti stai comportando come una figa di legno!"
A:"...Non è vero... sono fatta così"
F"E allora SEI UNA FIGA DI LEGNO!"

No, non lo sono...è che non volevo che si aspettasse qualcosa da me.
Non volevo che notasse che mi ero irrigidita solo per una carezza ad un braccio, che non notasse che stavo sorridendo spensierata e tranquilla, mentre lui era un po' agitato ed io non capivo il motivo.
Io non lo ero, non ero emozionata, ero serena, mi stavo godendo quel momento, assaporando l'aria fresca sul viso con la visiera alzata, lo scorrere veloce delle immagini cittadine, le curvature delle linee della strada mentre ti lasci trasportare in un tutt'uno di corpi, forcella, ruote...illuminato solo dalla luce del fanale.

E non stavo pensando a niente o a dopo.
Non ci riesco.
Nessun dopo, nessun domani...
solo questo momento.

E' strano...il giorno che ho deciso, manco a farlo apposta il girno che abbiamo vinto i mondiali, che qualcuno avrebbe potuto avvicinarsi a me sono arrivati cinque uomini fantastici...uno dopo l'altro...che mi hanno riempito la vita.

Con uno ci vivo...e mi chiede di non andare via
Con uno sorrido...e giochiamo a non prenderci sul serio, rischiando.
Con uno stiamo lontani...vicini bruciamo ma non possiamo permettercelo, non voglio fare agli altri quello che non ho voluto fosse fatto a me!
Con uno ci studiamo...Lui continua a volere quella parte della mia anima che per ora è rinchiusa in un posto che ho dimenticato dove si trova.
Con uno siamo amici...e ditemi poco.

Il mio cellulare squilla...ma il mio cuore per ora non batte ancora a quel ritmo che ti porta fuori giri...che ti fa scorrere veloce lungo sentieri e senza nessun ostacolo.

Sto riasfaltando la mia strada.

sabato, luglio 15, 2006

dream on

Bambini, incidenti stradali, correre, prati verdi, la tua casa che non è la tua, guardarti facendoti segno di venire qua, anche se tu non mi vedi, cani, gente che non conosco, camminare con in mano una cornetta, mentre il filo a spirale ciondola e ricevere una chiamata, ascoltare e non parlare, chiedersi, ad un certo punto, se sia proprio un sogno.

La ricostruzione

Vivo il paradosso della ricostruzione esistenziale di una vita spesa e mai comprata, di microcosmi che si alternano come quando vai in altalena, in un parco senza erba e con pochi alberi, circondato da cemento e rumore di scarichi, e dondoli e dondoli e…

Non ho tempo per gli altri.

Non ho voglia di sopportare stupidi scambi di opinioni.

Senza concentrazione guardo le labbra che si muovono, ma non sento suoni.

Ho voglia di giocare con chi sa che il gioco potrebbe essere pericoloso, e che quando non avrò più voglia di giocare, non ci saranno spiegazioni.

Così c’è un uomo che aspetta un sms che lo faccia arrossire, aspetterà.

C’è un altro uomo che aspetta che gli confermi il nostro primo appuntamento. Ed è disposto ad accettare le regole che ho dettato, senza battere ciglio.

Un altro ha preso una porta in faccia, un’altra della lunga serie che riservo in questo momento a chi non ha capito che, o si fa a modo mio, o sei fuori.

E c’è stato un uomo che mi ha fatto toccare il cielo con un dito per un lungo ed intenso attimo in cui le nostre anime si sono guardate, le nostre mani si sono sfiorate, le nostre bocche si sono unite in un modo che ci ha lasciato alla fine senza la benché minima idea che quel momento sarebbe stato irripetibile…o forse che, succede solo, ogni 24 anni, esatti.

E quando mi chiederanno: hai festeggiato la vittoria dei mondiali dell’ITALIA 2006?

Mi ricorderò di quei baci che non avevano timori di niente e di nessuno, con le persone che ci avranno visto o no?, che avranno capito o no?, con il suo accarezzarmi il viso ed il mio guardarlo negli occhi, entrambi per capire se fosse davvero reale. Se esistessimo in quel momento. Perché tutt’attorno non c’era dimensione.

E mi sento in colpa per quella ragazza che mai saprà perché cercherò di evitarli, insieme.

Perché lui mi ha scritto che non vuole dimenticare…ed io che non dimenticherò.

Ma entrambi sappiamo che è stato un attimo in cui il tempo si è fermato per permetterci solo per un momento di amarci.

Ma è stato solo un momento.

La ricostruzione semina vittime al suo passaggio, ed è inutile cercare di fare piano.

Lui mi ha fatto capire che ci sarà ancora amore, tanto amore.

Che non sarò mai più la stessa, quella che non sapeva aspettare il suo turno sulla giostra.

A volte la mia mente si sofferma su qualche particolare sfuggendo al controllo primario e ripenso a quell’uomo che è stato, a quei momenti, a quell’odore che riempiva i miei polmoni di emozione.

E porto fiori su quella tomba che è riposta in un angolo del mio cuore protetta da una key_pass ad infiniti bit di cui non conosco la combinazione.

The break Up...



Forse non tutti sanno che...sopravvivere ad una relazione sentimentale è peggio che andare in guerra!

domenica, luglio 09, 2006

vivevo con un mostro, adesso vivo con un uomo

Vivo con un gay, un uomo non eterosessuale, fidanzato con un altro uomo, che è il migliore degli uomini che abbia incontrato negli ultimi anni.
Dormiamo insieme, chiacchieriamo fino a tardi, andiamo fuori a cena, mi fa scoprire la città, facciamo colazione con il corriere, cucianiamo, facciamo la spesa, ci laviamo i denti facendo le boccacce.
Ci coccoliamo come un uomo ed una donna ma senza nessun tipo di sessualità.

Ci vogliamo bene.
Sono stata fortunata ad incontrarlo.

siamo noi che vogliamo che vada sempre tutto bene?

Quando incontriamo una persona, ci uscimo, la frequentiamo, ci piace, ci innnamoriamo, neghiamo l'evidenza di alcune note stonate perchè questa volta deve essere quella giusta, accettiamo piccoli compromessi per piccole gioie?
Siamo noi che non vogliamo vedere?

A volte reprimiamo le nostre sensazioni per non apparire troppo rompi scatole, sempre quelle a cui non va bene niente.

Il punto è proprio questo,
i problemi non risolti, ignorare alcune situazioni, ti porterà solo ad avere ancora più forte l'impatto con la sensazione di aver perso solo tempo.

Ho urlato forte il mio dolore, che tutti potessero sentire.
Che lui potesse capire.
Ma non ha capito.

Faccio cose che non vorrei per eliminare il dolore che mi attanaglia, per non accettare la sconfitta.
Guerriera agguerrita.

Vorrei deporre le armi del dolore e sprofondare sfinita in un letto di nuvole al chiaro di luna.
Riposare stremata al chiarore delle ombre che si propagano, con il rumore del mare in sottofondo, il sapore del sale, la testa che si stacca come l'interruttore dell'off, ed il domani sarà tutto diverso.

Il colore del cielo, delle strade, fucsia e verde, senza nemmeno una macchiana, bionda e riccia, che parlo una lingua che nemmeno io capisco, che non mi conosce nessuno.

E ricominciare da zero.
Fetale.

Domani il sole sorgerà.
Di nuovo.
Il cielo sarà sempre azzurro.
Io sarò sempre la solita donna che cerca di sopravvivere ad un dolore che è sicura che un giorno svarirà.