venerdì, giugno 29, 2007
mercoledì, giugno 27, 2007
Io ho cose importanti da fare...
Passeggiavo per la città.
Raramente mi trovo a gironzolare come una turista,
macchina fotografica sempre in borsa sì,
ma più per avere un'obiettivo diverso da quello che è la visuale dei miei,
seppur grandi, occhi, miopi è vero, ma non lo si direbbe.
La piazza è immersa in un pomeriggio limpido,
il sole si riflette sulle facciate che compongono l'insieme di questo luogo
creato da epoche e stili diversi che si sono fusi,
amalgamati conviventi, come vecchi coniugi che si vogliono bene,
fanno tenerezza e mettono tranquillità.
Mi siedo sulla seggiola prestata al contesto tra riflettori e cavi
che corrono senza rispetto. Intrusi.
Rifletto sulla contemporaneità che non si cura dei particolari,
immaginandomi un'istallazione più rispettosa e colori più vivi,
reticolari a creare forme funzionali alle attività ma pensate
per un piacere estetico che, sempre più, viene tralasciato
per mere questioni di bilancio comunale.
Con tutte le tasse che pago.
Insistentemente penso che mi sarebbe piaciuto conoscere George Pompidou.
Mi avvicino al palco per ammirare figure e forme di ballerini tesi nelle prove per la serata.
Si muovono disordinatamente ognuno nel proprio ruolo slegato dall'altro,
occupano il palco ,
sorseggiano acqua,
suonano il corpo che riesco a sentire la loro musica, muta.
E' come la confusione momentanea di accordi strumentali
prima che entri il direttore e metta tutti in riga.
Sudano.
Sotto ci sono delle ragazze, calzoncini, scaldamuscoli e piedi in prima, che guardano attente.
Non si perdono niente.
Gli occhi scorrono veloci, ammiranti.
Hanno preso posto che manca ancora molto all'inizio, saranno lì da ore, penso.
Vedo i loro sogni passarmi davanti come in un flashback di un film anni '80.
Sono le mie protagoniste.
Da dove sono non vedranno un granchè, osservo guardando le prime file, riservate.
Scruto i nomi,
altisonanti, importanti, ridondanti come i gioielli che metteranno su stasera per la prima,
come le loro cravatte regimental annodate dal cameriere,
come i rosetti rossi e le risate profumate chanel.
Ma chi sono?
Perchè 10 file e più riservate a gente che arriverà in ritardo
mentre stè ragazze sono qui,
al caldo delle cinque per prendere dei posti decenti?
Hanno il posto riservato perchè sono migliori?
Hanno il posto riservato perchè sono autorità?
Ma autorità de chè?
Non si potrebbe fare che se ne stanno dietro e si fa un po' ed un po',
e si siedono vicino ai comuni mortali,
che non attaccano nemmeno più la lebbra,
ma che sudano per prendersi perfino un posto ad uno spettacolo gratuito
che hanno pure pagato loro???
Voi, membri Lions e Rotary, voi posti riservati, voi biglietti omaggio
e cocktail party per spartirvi le torte, voi che non pagate come loro,
ma che avete il diritto di vedere meglio di queste ragazzine
che sognano di stare sul palco,
chi vi credete di essere???
Jesù...dov'è finita quella città che si domandava ubriaca degli interrogativi più incerti?
Dove sono finite quelle persone che volevano cambiare il mondo?
Non mi dire che sono quelle che adesso siedono in prima fila...
E mentre penso tutto questo, ho perso dell'altro tempo!
Che devo andare a produrre, che non mi posso fermare ad osservare
stè ragazzine sfigate che tanto lo spettacolo, a mala pena, riusciranno a sentirlo.
Devo andare,
correre, creare, che con questi pensieri non si mangia...non si mangia,
ma soprattutto non si beve, che almeno c'è rimasta l'ubriachezza,
molesta, per lo più, e poco produttiva, direi.
Che un giorno ero giovane, troppo giovane e un'altro mi sono ritrovata
una vecchia giovane con pensieri radical e non più chic,
il problema della casa , del lavoro, una nausea in evoluzione
che non accenna a diminuire,
ed un posto in prima fila lasciato vuoto.
Devo ricordarmi di smettere di guardare le sfumature in contrasto delle nuvole.
martedì, giugno 26, 2007
To hell and back: non c'è l'aria condizionata e la birra gelata se la possono permettere in pochi...
Di ritorno pensavo:
un mondo senza i politici, i fanatici, i professori universitari,
le ballerine(le scarpe ballerine, intendo), i poliziotti della/alla Diaz,
i ruffiani, le troie che non si fanno pagare, subito,
gli scrittori senza idee, lucignolo (il programma, naturalmente),
i cocktails annacquati, i cibi precotti, le vallette cocainomani,
la cellulite, la forza di gravità che si accanisce sulle tette,
le tasse, le bollette, i moralisti, i commissari esterni,
ma anche interni, degli esami di maturità,
un mondo senza bambini obesi e bambini troppo, troppo ma davvero troppo magri,
senza militari, senza quelli che dicono scusa e grazie o
che fanno finta di niente che tanto l'hanno sempre fatta franca
e non hanno coscienza,
pensavo,
un mondo senza tutto questo e molto altro sarebbe migliore!
Ma un mondo senza aria condizionata,
senza aria condizionata,
sarebbe ancora peggio di così...
un mondo senza i politici, i fanatici, i professori universitari,
le ballerine(le scarpe ballerine, intendo), i poliziotti della/alla Diaz,
i ruffiani, le troie che non si fanno pagare, subito,
gli scrittori senza idee, lucignolo (il programma, naturalmente),
i cocktails annacquati, i cibi precotti, le vallette cocainomani,
la cellulite, la forza di gravità che si accanisce sulle tette,
le tasse, le bollette, i moralisti, i commissari esterni,
ma anche interni, degli esami di maturità,
un mondo senza bambini obesi e bambini troppo, troppo ma davvero troppo magri,
senza militari, senza quelli che dicono scusa e grazie o
che fanno finta di niente che tanto l'hanno sempre fatta franca
e non hanno coscienza,
pensavo,
un mondo senza tutto questo e molto altro sarebbe migliore!
Ma un mondo senza aria condizionata,
senza aria condizionata,
sarebbe ancora peggio di così...
domenica, giugno 17, 2007
venerdì, giugno 15, 2007
giovedì, giugno 14, 2007
mercoledì, giugno 13, 2007
martedì, giugno 12, 2007
lunedì, giugno 11, 2007
Però hanno ragione...a volte sarebbe molto meglio stare muti
Per rendere le cose più snelle e meno burocratiche,
ecco il bar code, il codice da bar per intortare in tutta sicurezza,
naturalezza ma soprattutto con charme e carisma
un eventuale uomo o una eventuale donna incontrato/a lì per lì al bar.
Sempre pensato che se certi articoli si vendessero al supermercato con tanto di garanzia e libretto delle istruzioni si avrebbero meno problemi.
ecco il bar code, il codice da bar per intortare in tutta sicurezza,
naturalezza ma soprattutto con charme e carisma
un eventuale uomo o una eventuale donna incontrato/a lì per lì al bar.
Sempre pensato che se certi articoli si vendessero al supermercato con tanto di garanzia e libretto delle istruzioni si avrebbero meno problemi.
mercoledì, giugno 06, 2007
Temporale. La metereopatia è un male incurabile.
Se dovessi dargli un nome non ci sarebbero parole.
Non ci sono mai state.
E' quella sensazione di benessere totale che capita talmente raramente,
da lasciarti stordita, stordito.
Sono quei rari momenti in cui niente è sbagliato e niente è giusto.
O forse non importa.
Sono quei momenti in cui tutto è chiaro.
Sono quei momenti in cui elaboro le mie scelte
e la mia vita.
Sono quei momenti in cui dimentico il passato.
Sono quei momenti in cui tutte le cose dette non sono un eccheggiar di voci
Sono quei momenti in cui ritrovandomi tra le tue braccia,
mi ritrovo a casa.
Come quando tutto era una scoperta,
Come quando tutto era una sorpresa.
Quando mi insegnavi a dire.
Quando mi insegnavi a sentire.
Quando mi tenevi per mano.
Quando abbattevi i muri.
Quando agli schiaffi rispondevi con i baci.
Quando si ridedeva per niente.
Quando parlavi per ore.
Quando ascoltare era imparare.
Quando il silenzio erano parole.
Quando la nebbia splendeva.
Quando il tempo si fermava.
Quando niente aveva importanza.
Quando mi addormentavo e dormivo.
Quando mi scaldavi il naso.
Quando avevo, paura di morire.
Quando il sesso era amore.
Quando l'amore era cura.
Quando sapevo dire ti amo, ti amo, ti amo,
una serie innumerevole di volte solo per vederti sorridere.
Quando i mostri ballavano e le domande avevano risposte.
Quando tutto quanto sembrava finito.
E forse lo è.
Ma poco importa.
Oggi piove,
temporale,
io, non ho più lacrime,
ma ho il viso bagnato.
E se a questo punto dicessi che
ho in mente solo l'arcobaleno,
un arcobaleno completo,
e che, in realtà, sono felice,
forse si potrebbe capire.
Non ci sono mai state.
E' quella sensazione di benessere totale che capita talmente raramente,
da lasciarti stordita, stordito.
Sono quei rari momenti in cui niente è sbagliato e niente è giusto.
O forse non importa.
Sono quei momenti in cui tutto è chiaro.
Sono quei momenti in cui elaboro le mie scelte
e la mia vita.
Sono quei momenti in cui dimentico il passato.
Sono quei momenti in cui tutte le cose dette non sono un eccheggiar di voci
Sono quei momenti in cui ritrovandomi tra le tue braccia,
mi ritrovo a casa.
Come quando tutto era una scoperta,
Come quando tutto era una sorpresa.
Quando mi insegnavi a dire.
Quando mi insegnavi a sentire.
Quando mi tenevi per mano.
Quando abbattevi i muri.
Quando agli schiaffi rispondevi con i baci.
Quando si ridedeva per niente.
Quando parlavi per ore.
Quando ascoltare era imparare.
Quando il silenzio erano parole.
Quando la nebbia splendeva.
Quando il tempo si fermava.
Quando niente aveva importanza.
Quando mi addormentavo e dormivo.
Quando mi scaldavi il naso.
Quando avevo, paura di morire.
Quando il sesso era amore.
Quando l'amore era cura.
Quando sapevo dire ti amo, ti amo, ti amo,
una serie innumerevole di volte solo per vederti sorridere.
Quando i mostri ballavano e le domande avevano risposte.
Quando tutto quanto sembrava finito.
E forse lo è.
Ma poco importa.
Oggi piove,
temporale,
io, non ho più lacrime,
ma ho il viso bagnato.
E se a questo punto dicessi che
ho in mente solo l'arcobaleno,
un arcobaleno completo,
e che, in realtà, sono felice,
forse si potrebbe capire.
lunedì, giugno 04, 2007
venerdì, giugno 01, 2007
Ho una contrattura intercostale,dolore insopportabile, il voltaren è sul comodino,ci vorrebbe qualcuno che mi compri il latte e mi faccia un massaggio
Questo post è noioso e lungo e
falso e tendenzioso.
Per qualcosa di più easy bisognerà aspettare che
faccia effetto il Voltaren.
Ero scettica. Lo ammetto.
Pensavo che ieri ad Anno Zero
ci sarebbero state un sacco di leccate di culo,
che si sarebbe giocato a chi nega di più,
che non ci sarebbero stati questioni di casa nostra,
che, insomma, sarebbe andata come succede di solito in Italia,
sviare il vero problema focalizzando l'attenzione su problemi ideologici
che nulla hanno a che fare con i fatti reali.
E se all'inizio poteva sembrare, poi alla fine sono bastate le parole di chi certe esperienze
le ha vissute per offuscare perfino il documentario e tutto ciò che si era detto e pensato in precedenza.
A me è rimasto questo.
L'imbarazzo di Fisichella alle parole di una donna che non ha screditato la chiesa come istituzione,
ma che ha denunciato fatti a cui i preti non sono esenti e per cui il silenzio non è d'oro ma è d'orrore.
Il silenzio che è tipico delle sette, ed io non voglio pensare che certi comportamenti siano avvallati dal Vaticano per dare una immagine impeccabile di sè, o per nascondere di essere esenti da certi problemi o per nascondere le mele marce, che i panni sporchi si lavano in casa, ma se si lasciano sporchi poi puzzano.
Insomma per me il problema non è la pedofilia in sè,
per me il problema è il silenzio, per paura, per ignoranza, per reverenza, per plagio, per qualsiasi motivo, che fa più male, perchè si vedeva che quella donna non era tanto provata nel fisico quanto nella psiche per essersi fatta trattare in un certo modo, per essere stata zitta per 20 anni, per non aver avuto un riconoscimento, un riscatto, come lei stessa ha detto.
Detto ciò, ho letto un po' di rassegne...
Il Corriere, La Repubblica...L'Avvenire.
Mi aspettavo di trovare parole di conforto,
dure condanne alla pedofilia...
ed invece niente...non ho trovato niente
Però sull'Avvenire ho trovato la lettera di una lettrice disgustata
La suddetta disgustata pone degli interrogativi che
hanno a loro volta posto degli interrogativi a me.
Scrive:
LA LETTERA
Lettrice indignata dopo l'ultima trasmissione di "Annozero"
Forte del suo potere Santoro mistifica e zittisce
Alberta Bevilacqua Padova
Caro Direttore,
ho ancora davanti agli occhi le immagini commoventi dell'incontro del Santo Padre, giovedì pomeriggio, con i giovani brasiliani: sento l'eco del loro entusiasmo sincero, appassionato, convinto…
Le confesso: ho bisogno, oggi, di ripensare spesso a quelle immagini e non solo per la loro bellezza. Debbo, infatti, cercare di dimenticare il disgusto che ho provato ieri sera seguendo - su Rai2 - qualche spezzone di "Annozero" condotto da Michele Santoro. Sì, profondo disgusto, non saprei come altro definirlo. Perché quello che loro chiamano ed esercitano come giornalismo, in realtà non ha nulla a che fare con una professione delicata qual è la vostra: è un'operazione sottile, perfida, di disinformazione, di manipolazione, di insinuazione più o meno velata, che nulla ha a che fare con il diritto-dovere di cronaca, perché ne distorce persino l'evidenza.
Sicura di non aver visto il programma di Del Debbio, Secondo Voi...?
o di non aver letto in anteprima Il Giornale con relativo nuovo allegato "Circoli della libertà"?
Intendiamoci: posso comprendere tutto, anche il fastidio per le posizioni della Chiesa. Lecito provarlo e manifestarlo. Non comprendo, invece, perché sia lecito gettare fango su un'istituzione religiosa in modo così scorretto, offensivo, volutamente ambiguo: bastava vedere "come" venivano montate le interviste, come venivano riferiti i fatti, da chi e dal modo in cui venivano poste le domande, dalla scelta degli ospiti che erano in studio, dagli ammiccamenti, dalle insinuazioni sottili, dalle immagini... Un'operazione che potrebbe far ridere pensando a quale stato di nevrosi devono essere arrivati questi personaggi, se non fosse "pericolosa" per il clima di violenza anche verbale che tende ad alimentare.
E vorrei allora che qualcuno una buona volta mi spiegasse tante cose, mi restituisse l'orgoglio, che ormai ho perso, di essere cittadina di questo Paese.
Sicura di poter comprendere tutto?
Ospiti in studio?
Monsignor Fisichella...intende?
O i testimoni che hanno realmente subito gli abusi?
Ammiccamenti?...intende proprio ammiccamenti?...e a cosa?
Insinuazioni sottili?
Quali insinuazioni sottili?...non erano insunuazioni erano domande specifiche e dirette,
resoconti di fatti realmente accaduti, mica insinuazioni...
Ma Lei che trasmissione ha visto?
La chiamano libertà di pensiero, libertà di espressione, e se la ridono, forti del loro potere mediatico, arroccati nelle loro posizioni, dimenticando l'esistenza di un'etica professionale, disprezzando un valore importante in una comunità civile come il rispetto che si deve a tutti, persino a loro stessi, abdicando dall'onestà intellettuale che dovrebbe "governare" le azioni e i comportamenti di chi opera attraverso i mezzi di informazione.
Vorrei tanto, ma proprio tanto, che qualcuno mi spiegasse perché se un cattolico protesta per le offese che puntualmente vengono lanciate contro il Papa, i vescovi, la Chiesa in generale, dev'essere bollato immediatamente come censore, ma se a voler zittire la Chiesa, il Papa, i vescovi, sono loro, si chiama libertà di parola. Perché si può zittire anche cambiando radicalmente il senso di un discorso: non riferire il vero è eguale a zittire, cioè a non dar voce.
Voce?...
Per come la vedo io
gentilissima Alberta Bevilacqua,
la voce della Chiesa si sente tutti i giorni,
dal pulpito, dai giornali, dalle televisioni, dalle radio.
Il problema non è il non dare voce, il problema è appunto tacere alcuni fatti che lei ha bollato come disgustosi, e che disgustosi sono, e che lo sono ancora di più facendo finta che non accadano o che non siano un problema o che non debbano essere affrontati.
Questo è disgustoso.
Ed è disgustoso che si debbano tacere solo perchè toccano la Chiesa,
perchè altrimenti via con indignazione e condanna!!!
Giornalisti, preti, imprenditori, giornalai, spazzini, politici, sono tutti esseri umani uguali, precisi, identici, quando si tratta di PEDOFILIA, signora mia!!!
Non si tratta di religione, si tratta di persone, si tratta di affrontare un problema che c'è e che deve essere affrontato e non nascondendosi dietro un dito o dietro indagini interne che si sono rivelate alquanto lunghe e tortuose e non prive di risvolti inquietanti.
Dalla Chiesa si pretente più di questo, si pretende il massimo,
perchè lei stessa chiede il massimo!
Ed adesso ho una domanda io per Lei,
le DISGUSTOSE TESTIMONIANZE IN STUDIO, quelle a viso scoperto e quelle a viso coperto, a cui abbiamo assistito, non le hanno insinuato nessun dubbio, nessuna domanda?
Perchè va bene avere i paraocchi, ma di fronte alla realtà dei fatti non si può girare la testa o scrivere accorati appelli, come il suo, dicendo una serie di stupidagini che sembrano uscire dal capello dei luoghi comuni o cose buttate lì tanto per dire, senza nessun fondamento di realtà o di oggettività, tanto per gettare fango (cit.), screditare chi ha vissuto queste esperienze sulla sua pelle e che di stare zitto(cit.), deve essere stanco e che, altrettutto, in certe cose, sinceramente, ci credeva.
E può immaginarsi quanto sia disgustato(cit.) di certe opinioni o di certi comportamenti.
O no?
Lo si vede continuamente persino con le parole chiarissime del Papa in aereo sulla "presunta scomunica" dei politici abortisti... lo si sente anche nel modo in cui, in queste ore, certi telegiornali (anche della televisione pubblica) riferiscono le tappe del viaggio apostolico di Papa Benedetto.
Qualcuno dovrebbe spiegarmi perché persone lontane dalla Chiesa, non credenti, come Augias tanto per citarne uno, si arrogano il diritto di insegnare al Papa a fare il Papa, ai vescovi come fare i vescovi, persino di insegnare ai cattolici chi è veramente Gesù, perché altrimenti i cattolici non hanno strumenti per capirlo da soli, ma guai a far loro notare che la verità la si cerca a 360 gradi, cercando prima di capire bene l'argomento di cui si pretende di insegnare: ti dicono che tu non sei nessuno per insegnare loro il proprio mestiere!
Io questo suo dubbio non l'ho capito.
Cioè lei vorrebbe che la verità fosse a 360°, ma trova disgustoso che si parli di certi argomenti?
Cosa si doveva dire?
Si doveva dire che non ci sono voluto anni, troppi anni, perchè solo venissero alla luce certe testimonianze?
Si doveva dire che i preti non venivano trasferiti di parrocchia in parrocchia, ma che sono stati cacciati e consegnati subito alla giustizia come sarebbe successo per un qualsiasi cittadino?
(che poi anche in questo caso ci sarebbero stati tempi lunghi, ma almeno si sarebbe saltato il passaggio del silenzio....)
Si doveva dire che non hanno più commesso reati di pedofilia?
E soprattutto cosa c'entra Gesù?
Mica le ha scritte o fatte lui certe cose.
Poi quello che si fa in suo nome sono altre cose...
Sa quante schifezze vengono fatte in nome dell'amore?
E che colpa ne ha l'amore?
Vorrei che qualcuno mi spiegasse perché la Chiesa dev'essere additata di ingerenza quando nessuno mai - trovatemene uno! - ha subito ritorsioni di alcun tipo per non averla seguita nelle sue posizioni, e quando nessuno mai, neppure per ipotesi di fantasia, può esibire un documento legislativo che porti la firma di un vescovo qualsiasi. Glielo puoi ripetere all'infinito… Stai certo che loro, come un disco rotto, continueranno ad eclissare i tuoi argomenti e a ripetere ossessivamente le loro litanie.
Litanie?
Non hanno subito ritorsioni???
Documento legislativo??????
Ma di chè parla?
Ma in che mondo vive?
Esca dalla chiesa e si faccia quattro passi,
che respirare troppo incenso non fa bene.
Dicono che la Chiesa non "si è evoluta", ma in realtà sono loro - sotto sotto - a non volere il dialogo, desiderano solo zittire chi non la pensa come loro, esibendo la loro libertà di parola ed il dovere degli altri di pensarla allo stesso modo. Ma così distruggono un bagaglio di civiltà conquistato faticosamente dai nostri padri.
Questo poi dire che non l'ho capito
è eufemistico...
Dialogo???
Bagaglio di civiltà???????
Zittire???
Mah...sono perplessa, di chi parla?
Mi sembra quasi si sia data la zappa sui piedi....
Infine, caro direttore, vorrei che qualcuno mi spiegasse perché questa gente che, non credendo, in teoria dovrebbe coerentemente assumere un atteggiamento di indifferenza verso il cattolicesimo e tutto ciò che questo professa, in realtà sprechi tante energie per seguirne la sua quotidiana "evoluzione".
Perchè anche i non credenti vorrebbero che i loro ideali fossero rispettati.
E questo sovente è ostacolato o non accade.
La Chiesa vorrebbe dettare regole a cui non tutti credono o vogliono sottostare.
E se questo non capitasse ogni giorno, allora, magari, si potrebbe anche essere indifferenti.
Ma qui, comunque, non si parla di atei, ma dei LAICI, inteso nel significato originale del termine, naturalmente, laici, tipo me, che hanno ormai perso contatto con la chiesa, ma non con Dio, perchè sono arcistufi di doversi rapportare con gente come lei che non riesce a scindere o a prescindere da quello che sono gli uomini e da quello che è Dio, da quello che è oggettivamente giusto o da quello che è oggettivamente sbagliato, da quello che è vero o falso, da quello che deve essere taciuto e da quello che deve essere detto, da quello che è la Fede e da quello che è l'ignoranza, che tra la Fede e l'ignoranza c'è lo stesso abisso che intercorre tra il credere che Maria fosse Vergine ed il non credere che certi comportamenti possano essere stati adottati.
C'è differenza, e tanta.
Volevo anche chiederle, direttore, se per caso lei sa che esiste in Rai qualcuno che risponde delle malefatte, e se in Parlamento qualcuno si interessa di ciò che manda in onda la Rai
Domanda retorica?
Malefatte?????????????????????????
Parlamento???????????????????????????????????????????????????????????????
Ha chiesto se in Parlamento si occupano di quello che succede in Rai??????????????????
Non si è sentita tutelata????
Lei, mica, per caso, vota CASINI??????
Comunque la risposta è
pur(e)_troppo, Signora mia, pur(e)_troppo
Cordialmente sua
Alessandra
falso e tendenzioso.
Per qualcosa di più easy bisognerà aspettare che
faccia effetto il Voltaren.
Ero scettica. Lo ammetto.
Pensavo che ieri ad Anno Zero
ci sarebbero state un sacco di leccate di culo,
che si sarebbe giocato a chi nega di più,
che non ci sarebbero stati questioni di casa nostra,
che, insomma, sarebbe andata come succede di solito in Italia,
sviare il vero problema focalizzando l'attenzione su problemi ideologici
che nulla hanno a che fare con i fatti reali.
E se all'inizio poteva sembrare, poi alla fine sono bastate le parole di chi certe esperienze
le ha vissute per offuscare perfino il documentario e tutto ciò che si era detto e pensato in precedenza.
A me è rimasto questo.
L'imbarazzo di Fisichella alle parole di una donna che non ha screditato la chiesa come istituzione,
ma che ha denunciato fatti a cui i preti non sono esenti e per cui il silenzio non è d'oro ma è d'orrore.
Il silenzio che è tipico delle sette, ed io non voglio pensare che certi comportamenti siano avvallati dal Vaticano per dare una immagine impeccabile di sè, o per nascondere di essere esenti da certi problemi o per nascondere le mele marce, che i panni sporchi si lavano in casa, ma se si lasciano sporchi poi puzzano.
Insomma per me il problema non è la pedofilia in sè,
per me il problema è il silenzio, per paura, per ignoranza, per reverenza, per plagio, per qualsiasi motivo, che fa più male, perchè si vedeva che quella donna non era tanto provata nel fisico quanto nella psiche per essersi fatta trattare in un certo modo, per essere stata zitta per 20 anni, per non aver avuto un riconoscimento, un riscatto, come lei stessa ha detto.
Detto ciò, ho letto un po' di rassegne...
Il Corriere, La Repubblica...L'Avvenire.
Mi aspettavo di trovare parole di conforto,
dure condanne alla pedofilia...
ed invece niente...non ho trovato niente
Però sull'Avvenire ho trovato la lettera di una lettrice disgustata
La suddetta disgustata pone degli interrogativi che
hanno a loro volta posto degli interrogativi a me.
Scrive:
LA LETTERA
Lettrice indignata dopo l'ultima trasmissione di "Annozero"
Forte del suo potere Santoro mistifica e zittisce
Alberta Bevilacqua Padova
Caro Direttore,
ho ancora davanti agli occhi le immagini commoventi dell'incontro del Santo Padre, giovedì pomeriggio, con i giovani brasiliani: sento l'eco del loro entusiasmo sincero, appassionato, convinto…
Le confesso: ho bisogno, oggi, di ripensare spesso a quelle immagini e non solo per la loro bellezza. Debbo, infatti, cercare di dimenticare il disgusto che ho provato ieri sera seguendo - su Rai2 - qualche spezzone di "Annozero" condotto da Michele Santoro. Sì, profondo disgusto, non saprei come altro definirlo. Perché quello che loro chiamano ed esercitano come giornalismo, in realtà non ha nulla a che fare con una professione delicata qual è la vostra: è un'operazione sottile, perfida, di disinformazione, di manipolazione, di insinuazione più o meno velata, che nulla ha a che fare con il diritto-dovere di cronaca, perché ne distorce persino l'evidenza.
Sicura di non aver visto il programma di Del Debbio, Secondo Voi...?
o di non aver letto in anteprima Il Giornale con relativo nuovo allegato "Circoli della libertà"?
Intendiamoci: posso comprendere tutto, anche il fastidio per le posizioni della Chiesa. Lecito provarlo e manifestarlo. Non comprendo, invece, perché sia lecito gettare fango su un'istituzione religiosa in modo così scorretto, offensivo, volutamente ambiguo: bastava vedere "come" venivano montate le interviste, come venivano riferiti i fatti, da chi e dal modo in cui venivano poste le domande, dalla scelta degli ospiti che erano in studio, dagli ammiccamenti, dalle insinuazioni sottili, dalle immagini... Un'operazione che potrebbe far ridere pensando a quale stato di nevrosi devono essere arrivati questi personaggi, se non fosse "pericolosa" per il clima di violenza anche verbale che tende ad alimentare.
E vorrei allora che qualcuno una buona volta mi spiegasse tante cose, mi restituisse l'orgoglio, che ormai ho perso, di essere cittadina di questo Paese.
Sicura di poter comprendere tutto?
Ospiti in studio?
Monsignor Fisichella...intende?
O i testimoni che hanno realmente subito gli abusi?
Ammiccamenti?...intende proprio ammiccamenti?...e a cosa?
Insinuazioni sottili?
Quali insinuazioni sottili?...non erano insunuazioni erano domande specifiche e dirette,
resoconti di fatti realmente accaduti, mica insinuazioni...
Ma Lei che trasmissione ha visto?
La chiamano libertà di pensiero, libertà di espressione, e se la ridono, forti del loro potere mediatico, arroccati nelle loro posizioni, dimenticando l'esistenza di un'etica professionale, disprezzando un valore importante in una comunità civile come il rispetto che si deve a tutti, persino a loro stessi, abdicando dall'onestà intellettuale che dovrebbe "governare" le azioni e i comportamenti di chi opera attraverso i mezzi di informazione.
Vorrei tanto, ma proprio tanto, che qualcuno mi spiegasse perché se un cattolico protesta per le offese che puntualmente vengono lanciate contro il Papa, i vescovi, la Chiesa in generale, dev'essere bollato immediatamente come censore, ma se a voler zittire la Chiesa, il Papa, i vescovi, sono loro, si chiama libertà di parola. Perché si può zittire anche cambiando radicalmente il senso di un discorso: non riferire il vero è eguale a zittire, cioè a non dar voce.
Voce?...
Per come la vedo io
gentilissima Alberta Bevilacqua,
la voce della Chiesa si sente tutti i giorni,
dal pulpito, dai giornali, dalle televisioni, dalle radio.
Il problema non è il non dare voce, il problema è appunto tacere alcuni fatti che lei ha bollato come disgustosi, e che disgustosi sono, e che lo sono ancora di più facendo finta che non accadano o che non siano un problema o che non debbano essere affrontati.
Questo è disgustoso.
Ed è disgustoso che si debbano tacere solo perchè toccano la Chiesa,
perchè altrimenti via con indignazione e condanna!!!
Giornalisti, preti, imprenditori, giornalai, spazzini, politici, sono tutti esseri umani uguali, precisi, identici, quando si tratta di PEDOFILIA, signora mia!!!
Non si tratta di religione, si tratta di persone, si tratta di affrontare un problema che c'è e che deve essere affrontato e non nascondendosi dietro un dito o dietro indagini interne che si sono rivelate alquanto lunghe e tortuose e non prive di risvolti inquietanti.
Dalla Chiesa si pretente più di questo, si pretende il massimo,
perchè lei stessa chiede il massimo!
Ed adesso ho una domanda io per Lei,
le DISGUSTOSE TESTIMONIANZE IN STUDIO, quelle a viso scoperto e quelle a viso coperto, a cui abbiamo assistito, non le hanno insinuato nessun dubbio, nessuna domanda?
Perchè va bene avere i paraocchi, ma di fronte alla realtà dei fatti non si può girare la testa o scrivere accorati appelli, come il suo, dicendo una serie di stupidagini che sembrano uscire dal capello dei luoghi comuni o cose buttate lì tanto per dire, senza nessun fondamento di realtà o di oggettività, tanto per gettare fango (cit.), screditare chi ha vissuto queste esperienze sulla sua pelle e che di stare zitto(cit.), deve essere stanco e che, altrettutto, in certe cose, sinceramente, ci credeva.
E può immaginarsi quanto sia disgustato(cit.) di certe opinioni o di certi comportamenti.
O no?
Lo si vede continuamente persino con le parole chiarissime del Papa in aereo sulla "presunta scomunica" dei politici abortisti... lo si sente anche nel modo in cui, in queste ore, certi telegiornali (anche della televisione pubblica) riferiscono le tappe del viaggio apostolico di Papa Benedetto.
Qualcuno dovrebbe spiegarmi perché persone lontane dalla Chiesa, non credenti, come Augias tanto per citarne uno, si arrogano il diritto di insegnare al Papa a fare il Papa, ai vescovi come fare i vescovi, persino di insegnare ai cattolici chi è veramente Gesù, perché altrimenti i cattolici non hanno strumenti per capirlo da soli, ma guai a far loro notare che la verità la si cerca a 360 gradi, cercando prima di capire bene l'argomento di cui si pretende di insegnare: ti dicono che tu non sei nessuno per insegnare loro il proprio mestiere!
Io questo suo dubbio non l'ho capito.
Cioè lei vorrebbe che la verità fosse a 360°, ma trova disgustoso che si parli di certi argomenti?
Cosa si doveva dire?
Si doveva dire che non ci sono voluto anni, troppi anni, perchè solo venissero alla luce certe testimonianze?
Si doveva dire che i preti non venivano trasferiti di parrocchia in parrocchia, ma che sono stati cacciati e consegnati subito alla giustizia come sarebbe successo per un qualsiasi cittadino?
(che poi anche in questo caso ci sarebbero stati tempi lunghi, ma almeno si sarebbe saltato il passaggio del silenzio....)
Si doveva dire che non hanno più commesso reati di pedofilia?
E soprattutto cosa c'entra Gesù?
Mica le ha scritte o fatte lui certe cose.
Poi quello che si fa in suo nome sono altre cose...
Sa quante schifezze vengono fatte in nome dell'amore?
E che colpa ne ha l'amore?
Vorrei che qualcuno mi spiegasse perché la Chiesa dev'essere additata di ingerenza quando nessuno mai - trovatemene uno! - ha subito ritorsioni di alcun tipo per non averla seguita nelle sue posizioni, e quando nessuno mai, neppure per ipotesi di fantasia, può esibire un documento legislativo che porti la firma di un vescovo qualsiasi. Glielo puoi ripetere all'infinito… Stai certo che loro, come un disco rotto, continueranno ad eclissare i tuoi argomenti e a ripetere ossessivamente le loro litanie.
Litanie?
Non hanno subito ritorsioni???
Documento legislativo??????
Ma di chè parla?
Ma in che mondo vive?
Esca dalla chiesa e si faccia quattro passi,
che respirare troppo incenso non fa bene.
Dicono che la Chiesa non "si è evoluta", ma in realtà sono loro - sotto sotto - a non volere il dialogo, desiderano solo zittire chi non la pensa come loro, esibendo la loro libertà di parola ed il dovere degli altri di pensarla allo stesso modo. Ma così distruggono un bagaglio di civiltà conquistato faticosamente dai nostri padri.
Questo poi dire che non l'ho capito
è eufemistico...
Dialogo???
Bagaglio di civiltà???????
Zittire???
Mah...sono perplessa, di chi parla?
Mi sembra quasi si sia data la zappa sui piedi....
Infine, caro direttore, vorrei che qualcuno mi spiegasse perché questa gente che, non credendo, in teoria dovrebbe coerentemente assumere un atteggiamento di indifferenza verso il cattolicesimo e tutto ciò che questo professa, in realtà sprechi tante energie per seguirne la sua quotidiana "evoluzione".
Perchè anche i non credenti vorrebbero che i loro ideali fossero rispettati.
E questo sovente è ostacolato o non accade.
La Chiesa vorrebbe dettare regole a cui non tutti credono o vogliono sottostare.
E se questo non capitasse ogni giorno, allora, magari, si potrebbe anche essere indifferenti.
Ma qui, comunque, non si parla di atei, ma dei LAICI, inteso nel significato originale del termine, naturalmente, laici, tipo me, che hanno ormai perso contatto con la chiesa, ma non con Dio, perchè sono arcistufi di doversi rapportare con gente come lei che non riesce a scindere o a prescindere da quello che sono gli uomini e da quello che è Dio, da quello che è oggettivamente giusto o da quello che è oggettivamente sbagliato, da quello che è vero o falso, da quello che deve essere taciuto e da quello che deve essere detto, da quello che è la Fede e da quello che è l'ignoranza, che tra la Fede e l'ignoranza c'è lo stesso abisso che intercorre tra il credere che Maria fosse Vergine ed il non credere che certi comportamenti possano essere stati adottati.
C'è differenza, e tanta.
Volevo anche chiederle, direttore, se per caso lei sa che esiste in Rai qualcuno che risponde delle malefatte, e se in Parlamento qualcuno si interessa di ciò che manda in onda la Rai
Domanda retorica?
Malefatte?????????????????????????
Parlamento???????????????????????????????????????????????????????????????
Ha chiesto se in Parlamento si occupano di quello che succede in Rai??????????????????
Non si è sentita tutelata????
Lei, mica, per caso, vota CASINI??????
Comunque la risposta è
pur(e)_troppo, Signora mia, pur(e)_troppo
Cordialmente sua
Alessandra